Giro di boa per MasterChef 5, ampoule fra cinema, sperma di tonno, duelli all’ultimo ingrediente e due eliminati che non ci aspettavamo. Ecco che cosa è successo nell’ultima puntata
Un «mappazzone» a base di cinema, sperma di tonno e duelli all’ultimo ingrediente. Potrebbe definirsi così la puntata di MasterChef 5 del 18 febbraio, orfana di due fra gli aspiranti chef più promettenti della cucina: il gigante buono Dario, capitolato per colpa delle prelibate percebes, e la sindacalista dalla lingua lunga Lucia, eliminata all’ultimo scontro con Lorenzo. Eppure dopo un inizio così poetico, con i concorrenti adagiati su sei comode poltrone e i quattro giudici che srotolano le locandine di grandi film della storia del cinema, mai avremmo detto che ci saremmo salutati con una simile punta di amarezza. Amarezza già palpitante nell’Invention Test, con quel lattume di tonno (la sacca di liquido seminale del pesce) capace di disturbare la digestione anche degli spettatori più lontani. Il gioco va avanti, la finale è sempre più vicina e il podio sempre più incerto. Chi fra Alida, Erica, Lorenzo e Maradona merita di tenere il grembiule e di pubblicare il suo primo libro di ricette? Sarà il perfezionismo, la determinazione, il pragmatismo o la poesia di terre lontane?
Mario Manca, Vanity Fair