Hallstrom firma trasposizione bestseller ‘Dalla parte di Bailey’
Cinque decadi e un poker di vite, come golden retriever, pastore tedesco, corgi e incrocio tra San Bernardo e pastore australiano, tra incontri, affinità elettive, distacchi, amore, empatia e nuovi inizi. E’ il viaggio di reincarnazione, alla ricerca del proprio senso nel mondo, del protagonista canino (doppiato negli Usa da Josh Gad e in Italia da Gerry Scotti) di Qua la zampa!, il film in arrivo nelle sale il 19 gennaio con Eagle Pictures, che mescola commedia, un tocco di dramma e commozione, firmato da Lasse Hallstrom. Alla base c’è un bestseller tradotto in tutto il mondo, ‘Dalla parte di Bailey’ di di W. Bruce Cameron (edito in Italia, come i suoi seguiti, da Giunti Editore), che all’uscita nel 2010 è restato per ben 49 settimane nella lista del New York Times dei libri più letti.
Lo svedese Hallstrom, maestro di dramedy, di casa anche a Hollywood da 25 anni (tra i suoi film, Buon Compleanno Gilbert Grape, Chocolat, Le regole della casa del sidro, Il pescatore di sogni, Amore, cucina e curry) raccontare il legame tra cani e esseri umani non è una novità: era fra i temi di La mia vita a quattro zampe (1985) premiato come miglior film straniero ai Golden Globe e candidato agli Oscar per la regia e la sceneggiatura nel 1988, e in quello che è diventato un instant classic del genere, Hachiko, con Richard Gere (2009). Qua la zampa!, che arriva nel nostro Paese una settimana prima del debutto Usa, ha il patrocinio e sostiene Oipa Italia – Organizzazione internazionale Protezione animali: andando a vedere il film si potrà contribuire alla causa, sostenuta dall’associazione, della lotta al randagismo in Italia . E’ la stessa voce di Bailey, che incontriamo per la prima volta a inizio degli anni ’60, come cucciolo di golden retriever, a guidarci nel suo percorso, raccontandoci tutto ciò che prova: sentimenti, reazioni, scoperte, esperienze. “Volevo un tono che si percepisse come autentico e leggero allo stesso tempo, pur essendo radicato nelle emozioni reali di entrambi, cani ed esseri umani – ha detto Hallstrom -. È stata una sfida divertente”.
Per il cagnolino, l’incontro fondamentale è quello con Ethan (interpretato nelle diverse fasce d’età da Bryce Gheisar, KJ Apa e Dennis Quaid), otto anni, che insieme alla madre, salva il cucciolo, ferito e abbandonato. Il bambino e il cane crescono insieme, sviluppando un legame indissolubile: passano dai giochi e i disastri infantili alle uscite di Ethan adolescente, con ‘aiutino’ di Bailey all’amico anche per conquistare Hanna (Britt Robertson e Peggy Lipton) di cui è innamorato. Il ragazzo però deve affrontare alcuni traumi, tra cui l’addio al golden retriever. Per Bailey, che conserva sempre il ricordo di Ethan, è l’inizio delle sue reincarnazioni: la prima è in Ellie, femmina di pastore tedesco, addestrata come cane poliziotto dall’integerrimo Carlos (John Ortiz). Poi rinasce in Tino, vispissimo corgi compagno inseparabile di una studentessa che fatica a fare amicizie, Maya (Kirby Howell-Baptiste). Infine torna alla vita come incrocio tra San Bernardo e pastore australiano: dopo i primi anni con i padroni sbagliati, si mette sulla strada di casa… “Con la narrazione – ha detto Hallstrom – i pensieri del cane acquistano umanità, e io stesso sono diventato sempre più coinvolto nell’idea della reincarnazione proprio a causa di questo film. Ma se la possibilità sia reale o no … chi lo sa. Il punto è essere aperti a quella magia, che ci sia qualcosa nell’universo che non possiamo ancora spiegare”.
ANSA