Morgan, artista controverso e noto per le sue opinioni dirette, si esprime in modo critico sulla cancellazione di Tony Effe dal concerto di Capodanno al Circo Massimo. In un’intervista con l’Adnkronos, l’ex frontman dei Bluvertigo ha sollevato questioni sulla qualità artistica, il ruolo della censura e il trattamento riservato agli artisti in Italia.
“Tony Effe? Non è una questione importante”
Morgan ha dichiarato senza mezzi termini: “Ma chi se ne fotte di Tony Effe? Sia che ci sia, sia che non ci sia, non cambia nulla. Non mi sembra un problema grave.” Ha poi sottolineato come, nella sua esperienza, essere esclusi non sia mai stato un evento di interesse pubblico, nonostante i suoi contributi al panorama artistico.
Accuse ai colleghi e al sistema culturale italiano
L’artista ha criticato duramente i colleghi, come Jovanotti, che si sono schierati in difesa di Tony Effe ma non lo hanno sostenuto in passato: “Scandaloso che Jovanotti difenda Tony Effe e per me non abbia fatto nulla. Siamo un Paese arretrato, un Paese di Fantozzi e ignoranti, incapace di comprendere il valore dell’arte.”
Morgan ha evidenziato la differenza tra il suo lavoro e quello di molti artisti contemporanei, sottolineando: “Faccio fatica a chiamarli artisti. Quando uso questa parola mi vengono i brividi.”
Il confronto tra arte e censura
Morgan ha ampliato il discorso sostenendo che l’arte debba essere giudicata in base alla qualità e non alla vita privata dell’artista. “Se i testi di qualcuno fanno schifo, mi pare giusto non pubblicarlo. Viceversa, è scandaloso che un artista venga cancellato per ragioni personali, come è successo a me.”
Ha inoltre accusato il settore musicale italiano di favorire personaggi con una scarsa preparazione artistica, citando l’autotune e la mancanza di gavetta: “Che si faccia vent’anni di concerti senza l’autotune prima di lamentarsi.”
Il messaggio finale
Concludendo la sua critica, Morgan ha ricordato una citazione di Franco Battiato: “Meglio essere dei cretini in mezzo a dei geni, piuttosto che sentirsi un genio in mezzo a dei coglioni.” Ha poi aggiunto: “Tony Effe dovrebbe ringraziare per quello che ha avuto. In un Paese privo di senso artistico, è già troppo.”