Flavio come here! L’irresistibile richiamo della capitale colpisce ancora e stavolta a finire tra le braccia di Roma sarà Flavio Briatore, che ha deciso di tornare a investire in Italia con il suo nuovo brand di ristorazione. Si chiama Crazy Pizza, ma guai a parlare di pizzeria. “La mia idea è eccezionale, potentissima: in Italia non esiste niente del genere – spiega l’imprenditore dalle colonne di Repubblica –. È pieno di Pizza Antonio, Pizza Giuseppe. Non c’è un brand”.
“La pizza è uno street product, di solito te la portano su tavoli spogli o non apparecchiati, te la buttano là con un servizio approssimativo, roba che non ti invoglia a rimanere nel locale – prosegue Flavio Briatore, per il quale la forma è sostanza, a maggior ragione quando si tratta di proporre al mondo la nostra specialità –. Noi abbiamo pensato di fare una pizzeria chic, branché. Serviamo ottime pizze, in un posto elegante, con un servizio impeccabile. La pizza è un prodotto importante, ma è presentato in modo cheap, noi gli abbiamo creato intorno un environment diverso”. Va da sé che anche i prezzi saranno rimodulati in base all’alto standard proposto, “ma certo non occorrerà svaligiare una banca”, chiarisce l’ex team manager di Formula 1, ricordando che “a Riad e Monaco una margherita sta a 14 euro”.
Di Crazy Pizza ne esiste già uno a Montecarlo, dove Briatore abita stabilmente per gran parte dell’anno, ma in Italia il format è stato esportato solo quest’estate a Porto Cervo, in Sardegna, con un notevole successo. Da qui l’idea di replicare il modello prima a Roma, in via Vittorio Veneto, e poi a Milano, con la speranza di riuscire a rilanciare il centro storico della capitale e riportarlo agli antichi splendori degli Anni 50, quando la Città Eterna era davvero il cuore della Dolce Vita. “Roma è la città più bella d’Europa. Non c’è una sola ragione per cui non sia considerata anche la migliore. E via Veneto è la via di Roma, lo è sempre stata. Mentre adesso non lo è più. È dormiente. Noi la sveglieremo: signori, ricomincia la dolce vita. Via Veneto poi è un brand dentro il brand. La nostra clientela è internazionale e trasversale, ama divertirsi, cerca un’alternativa”.
A gennaio 2022 Briatore inaugurerà Crazy Pizza, mentre a maggio, insieme all’amico Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, aprirà il Twiga, su modello del Beach Club di Forte dei Marmi, ma stavolta sulla terrazza dell’hotel Bernini. Nella visione di Flavio Briatore sarà questa la chiave per rilanciare la città, a patto che il Comune si impegni a tenere pulite le strade: “È uno scandalo che la città sia assediata da monnezza e cinghiali”. “Noi apriamo a via Veneto, e lì con noi aprirà anche Nobu , (il ristorante fusion di Robert de Niro, ndr), e poi stanno venendo 5-6 grandi hotel, Bulgari, il Four Season, è arrivato Soho House. I brand, i posti nuovi, questo farà tornare la voglia di vivere la città, creerà business, vita, posti di lavoro”.
A proposito di posti di lavoro, il manager ha già fatto sapere che è in cerca di giovani volenterosi, disposti a mettersi in gioco. “Presto faremo un open day, cerchiamo ragazzi tra i 22 e i 35 anni. 40 persone per il Crazy Pizza e 80 per il Twiga. I giovani devono lavorare invece di stare a casa con il reddito di cittadinanza”. Lo stipendio proposto si aggirerà attorno ai duemila euro al mese perché, chiarisce il businessman, “l’importante non è risparmiare sul contratto, ma trovare gente con la voglia di fare, e offrirgli una chance”. “Per i due locali pensiamo di superare i 4 milioni, ma contiamo di arrivare a 6 milioni di fatturato col Twiga e a 2,5 col Crazy Pizza”. E promette: “Restituiremo molto alla città”.
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