Serena Grandi a processo per bancarotta fraudolenta per il fallimento del suo ristorante: “Vogliono processarmi per quattro padelle? E allora le banche?”
È accusata di bancarotta e ora si ritrova pure con la casa pignorata. È la storia di Serena Grandi che racconta il suo investimento sbagliato al Giorno e si dice sicura di riuscire a rimettersi presto in piedi.
Nel 2015 è stato chiuso il ristorante “La Locanda di Miranda” che l’attrice aveva aperto a Rimini con i soldi del risarcimento per ingiusta detenzione dopo che era stata archiviata l’inchiesta per spaccio che l’aveva fatta restare sei mesi ai domiciliari. E qualche giorno fa è arrivato il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta: la Grandi è accusata di aver distratto beni (padelle e stoviglie) per un valore di 1400 euro dal fallimento della società.
“C’è stato un grosso equivoco”, spiega oggi al quotidiano, “Perché avrei dovuto sottrarre i piatti e padelle del ristorante, fra l’altro di valore irrisorio? Sono stati confusi i miei beni personali con quelli del ristorante“. E sul rischio di perdere la casa aggiunge: “Ho fatto tanti sacrifici, continuerò a farli per me e per mio figlio. Prima ancora che attrice sono una donna e una madre, difenderla mia casa, che è l’unica che possiedo“.
Del resto la Grandi non si pente delle scelte fatte: “Conosco molto bene il mondo dello spettacolo, mentre quello della ristorazione per me era nuovo e per affrontarlo mi sono fatta accompagnare da chi poi si è rivelato un avvoltoio“, spiega, ricordando che il ristorante è durato appena un anno e mezzo “perché ostacolata da tante persone, a partire da quelle che mi hanno spremuto fino all’ ultima goccia fingendo di aiutarmi“.
“E se devo dirla tutta, secondo me non c’ erano neppure i presupposti per dichiarare la mia società fallita”, accusa, “So che c’ è tanta invidia, che è facile pensare male. Io sono abituata a onorare i debiti, come mi hanno insegnato i miei genitori. Certo, il ristorante è stata una perdita, ma la vicenda mi ha turbato emotivamente più che economicamente. Io continuo a lavorare: ricevo diverse offerte e mi chiamano spesso come ospite in tv. Io non ho rubato a nessuno, sono stata derubata. Ho solo sborsato soldi per il ristorante e ora mi vogliono processare per quattro padelle? E allora tutte le banche che hanno messo in ginocchio i loro clienti? Sono innocente, e avrò tempo e modo per dimostrarlo“.
Luisa De Montis, Il Giornale.it