ANIMALI FANTASTICI È UN INNO ALLA DIVERSITÀ FIRMATO JK ROWLING

ANIMALI FANTASTICI È UN INNO ALLA DIVERSITÀ FIRMATO JK ROWLING

L’autrice di Harry Potter debutta come sceneggiatrice e scrive una storia che è un po’ un manifesto della sua visione umana e politica: i diversi, unica cura all’omologazione sociale

animali-fantastici-e-dove-trovarliNoto ai lettori della saga di Harry Potter come autore del libro di testo Gli animali fantastici: dove trovarli, volume inserito nel programma di studi a Hogwarts, Newt Scamander è un famoso magizoologo, studioso delle creature fantastiche che popolano la Terra; animali diversi dalle specie che conosciamo, sia per aspetto che per capacità. Immaginato come un vecchio saggio, Scamander fino a oggi era soltanto un nome su un libro, scritto nel 2001 da J.K. Rowling per beneficenza (l’80% del ricavato delle vendite è destinato all’aiuto dei bambini poveri di tutto il mondo grazie all’associazione Comic Relief), mentre ora, grazie a un progetto che comprende ben cinque film (tutti diretti da David Yates, già autore di quattro capitoli delle avventure del mago occhialuto), è il protagonista di una nuova saga magica, prequel di quella di Harry Potter, ambientata settanta anni prima.
Trentenne, timido e totalmente devoto alle sue creature fantastiche, Newt Scamander ha lo sguardo dolce di Eddie Redmayne, premio Oscar nel 2015 per La teoria del tutto, che interpreta una versione giovane e avventurosa dello stregone-scienziato, che viaggia dall’Inghilterra a New York portando con sé una valigia magica, al cui interno c’è un mondo a parte (come il Tardis del Dottore nella serie tv Doctor Who), piena di animali fantastici che Scamander studia e accudisce.
Arrivato nella New York degli anni ’20, Newt deve incontrarsi con una persona importante al MACUSA, il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America, ma nel tragitto le creature fantastiche si liberano e causano danni alla città, minando il rapporto tra i maghi e i non-mag, ovvero i babbani, già minacciato dal gruppo di fanatici chiamato I Secondi Salemiani, che vogliono sterminare le persone con poteri magici.
Animali Fantastici cast
Al debutto come sceneggiatrice, J.K. Rowling per la prima volta porta al cinema il suo universo magico senza partire da un romanzo, scrivendo direttamente per il grande schermo: dalla prima pubblicazione di Harry Potter, venti anni fa, i temi cari all’autrice non sono cambiati, e, anzi, oggi più che mai, il suo elogio della bellezza della diversità e di valori come l’accettazione e la condivisione sono più attuali che mai, arricchendosi di un’attenzione particolare per l’ambiente e la biodiversità, che nel caso di Animali Fantastici riguarda le creature magiche ma che diventa facilmente un vero e proprio messaggio politico applicabile al nostro mondo.
Socialmente impegnata e sempre pronta a esprimere pareri onesti sull’attualità (in merito al neo eletto Presidente degli Stati Uniti Donald Trump l’autrice ha scritto su Twitter “è peggio di Voldemort”, lo storico antagonista di Harry Potter), con Animali Fantastici Rowling, pur raccontando una storia ambientata nell’America di novanta anni fa, mette in evidenza come l’intolleranza e i germogli di un neo fascismo strisciante siano presenti tra noi, con una paura e un’ostilità sempre crescente per chi non rientra nei nostri standard di normalità.
Newt e Tina (Katherine Waterston, Shasta in Vizio di Forma di Paul Thomas Anderson), impiegata del MACUSA che aiuta lo studioso a ritrovare gli animali fantastici, devono combattere su più fronti, destreggiandosi tra lo scetticismo dei non-mag e la manifesta ostilità dei Secondi Salemiani, cui si aggiunge la paura degli stessi maghi, che non riescono a vedere la bellezza e l’importanza delle bestie speciali, preoccupati di incrinare per sempre i rapporti con le persone normali, per cui sono disposti a sacrificare le creature.
Non è difficile scorgere una visione precisa del mondo contemporaneo, in cui, nonostante la tecnologia sempre più diffusa e la connessione continua, gli istinti sono ancora primordiali, volti, quasi sempre, all’auto conservazione del proprio mondo chiuso, che ormai non esiste più, vista la continua e incessante mescolanza di idee e persone. Se dunque la saga di Harry Potter ha insegnato a un’intera generazione che, nonostante le avversità, si deve far affidamento su se stessi per migliorare il proprio futuro, quella di Animali Fantastici ha un respiro ancora più grande, mostrando come si debba combattere per un mondo migliore, in cui tutti, uomini e animali, possano godere della bellezza del pianeta.

Valentina Ariete, Wired

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