Blonde, Nick Cave afferma: “Il mio film preferito di tutti i tempi”

Blonde, Nick Cave afferma: “Il mio film preferito di tutti i tempi”

La star australiana della musica (e del cinema) ha detto a chiare lettere che il biopic che racconta la storia di Marilyn Monroe è la sua pellicola preferita in assoluto. Ricordiamo che il musicista ha composto la colonna sonora del film di Netflix, firmandola assieme al collega Warren Ellis. Quando un fan gli ha chiesto qual è il suo titolo cinematografico preferito sul sito di Cave chiamato “The Red Hand Files”, lui ha risposto con certezza: “Blonde”

Nick Cave ha affermato che il suo film preferito di tutti i tempi è Blonde.
La star australiana della musica (e del cinema) ha detto a chiare lettere che il biopic che narra la storia di Marilyn Monroe è la sua pellicola preferita. Non dell’ultimo periodo, non dell’ultimo decennio, non del 2022 bensì in assoluto.

Ricordiamo che il musicista ha composto la colonna sonora del film di Netflix assieme al collega Warren Ellis. Quando un fan gli ha chiesto qual è il suo titolo preferito in assoluto sul sito di Nick Cave chiamato “The Red Hand Files” (attraverso cui chiunque può porre qualsiasi tipo di domanda a Cave) lui ha risposto con certezza: “Blonde”.

“What is your favourite film of all time?” è l’interrogativo che gli ha posto Sourav Asansol, un suo fan dall’India. “Dear Sourav, Blonde. Love, Nick”, ha risposto lui.
“Una scelta che comunque, inevitabilmente, è dettata anche dalla sua partecipazione al progetto”, fa notare Massimiliano Meucci su un articolo appena pubblicato sul sito per cinefili Cinematographe.

Nick Cave aveva già collaborato con il regista Andrew Dominik nel film documentario del 2016 One More Time With Feeling, pellicola che documenta la registrazione del sedicesimo album di Nick Cave and the Bad Seeds, Skeleton Tree. Cave è lo storico musicista, cantautore e leader della band Nick Cave and the Bad Seeds, appunto, da lui fondata all’inizio degli anni Ottanta.

IL FILM

Diretto da Andrew Dominik (L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, Cogan – Killing Them Softly), interpretato da Ana de Armas e presentato alla 79esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Blonde è basato sull’omonimo romanzo di Joyce Carol Oates e viene descritto come una “rivisitazione” della vita di Monroe.
Prodotto da Plan B Entertainment, Blonde è arrivato direttamente su Netflix il 28 settembre 2022 con un cast composto anche da Adrien Brody nei panni di Arthur Miller, Bobby Cannavale nella parte di Joe DiMaggio e Julianne Nicholson che si cala nel personaggio di Gladys Pearl Baker, tra gli altri.

La sinossi ufficiale recita: “Blonde reinventa audacemente la vita di una delle icone più durature di Hollywood, Marilyn Monroe. Dalla sua instabile infanzia come Norma Jeane, attraverso la sua ascesa alla celebrità e ai legami romantici, Blonde offusca i confini tra realtà e finzione per esplorare la crescente divisione tra il suo sé pubblico e privato”.
Come sottolinea Adam Starkey in un articolo appena apparso sul magazine statunitense NME, prima che il film uscisse il mese scorso ha suscitato polemiche la sua classificazione NC-17 negli Stati Uniti a causa di alcune scene esplicitamente sessuali, da alcuni definite come gratuite.

LE SCENE DI VIOLENZA SESSUALE (MOLTO CRITICATE)

Il dramma di due ore e 46 minuti include una scena di stupro, un triangolo sessuale e un momento immaginario in cui John F. Kennedy costringe Marilyn a una situazione sessuale indesiderata. È proprio quest’ultima scena ad aver portato il film a ottenere una valutazione NC-17 (coloro che hanno meno di 17 anni non possono guardare il film), la prima del suo genere su Netflix.

Alcune scene sono anche girate come se fossero all’interno della vagina dell’attrice protagonista, ossia Ana de Armas.

Recentemente l’attrice cubana ha parlato delle scene di sesso scioccanti in un’intervista con Entertainment Weekly, dichiarando: “È più difficile per le persone guardare [quelle scene] che per me realizzarle, perché ho capito cosa stavo facendo e mi sono sentita molto protetta e al sicuro. Non mi sentivo sfruttata perché avevo il controllo. Ho preso quella decisione. Sapevo che film stavo facendo. Mi sono fidata del mio regista”.

IL FILM È “UN EFFICACE HORROR PSICOLOGICO”

L’interpretazione dell’attrice di No Time To Die è stata elogiata parecchio, e molti elogi sono andati anche in generale al film in queste settimane, con parecchi estimatori che lo giudicano “un efficace horror psicologico”.

In una recensione a quattro stelle, NME ha scritto: “C’è un’umanità nella performance di de Armas che taglia attraverso lo sfruttamento e ci fa immergere al centro della sua psiche lentamente in frantumi. È un’ambiziosa trasgressione al buon gusto”.

Il nostro inviato alla Mostra del Cinema di Venezia, Paolo Nizza, ha scritto che Blonde non è una corriva e scialba riproduzione della vita di un’icona del cinema e non solo. Ma un ambizioso tentativo di decifrare il codice dell’anima di una star, troppo spesso confinata nell’angusta prigione della giuliva. Carattere, vocazione e destino dell’attrice sono interpretati alla luce di un’infanzia negata. Bambina mai amata, a causa di un madre indigente e mentalmente disturbata e di un padre mai conosciuto, Norma Jeane trova nel suo alter ego Marilyn Monroe un’ancora di salvezza, una via di fuga. La ragazzina avvilita con una tigre di pezza come unica amica si specchia nel formoso simulacro desiderato dall’intero globo terracqueo. Ma un io diviso, con il tempo, perde il senso della realtà e il lume della ragione. Certo, ‘è sempre meglio piangere in una Rolls Royce, che in un tram affollato’Tuttavia, alla fine, il dolore ti uccide”. 


Torna in alto