Che sia in un evento pubblico, sui social network o ad una cena tra amici e parenti, parlare di salute mentale resta un tabù. E lo è da sempre. Soprattutto se si tratta di un personaggio noto, non è mai facile mettersi a nudo. Ma, come disse Alda Merini, “anche la follia merita i suoi applausi”. A rompere il “muro della vergogna” ci ha pensato il piccolo schermo con le recenti serie “Tutto chiede salvezza”, “Skam Italia”, “Tredici”, “Atypical” o “Avvocata Woo” o “Good Doctor”. E non solo. A metterci la faccia con le loro storie sono stati molti artisti della musica o del cinema.
L’ultimo caso è quello di Benjamin Mascolo, del duo musicale Benji & Fede. “In questi anni ho seguito un percorso di terapia – racconta l’artista in un lungo post sui social – io che non mi sono mai fidato fino in fondo degli adulti. Ci sono arrivato per sfinimento perché mi ero fatto così tanto male che non aveva più senso provare ad automedicarsi da solo, che fosse con sostanze stupefacenti o con maratone e diete salutari”.
“Autismo ad alto funzionamento, questa è la diagnosi, la risposta della scienza moderna nel 2024. Non sono un autistico super intelligente che guarda New York da un elicottero in volo e riesce a disegnarla a memoria. Sono uno di quelli che quando apre il menù del ristorante ha una crisi di panico esistenziale perché c’è troppo scelta”, spiega Ben. “Sono sempre io, con una consapevolezza in più: non sono più solo”, conclude. Mettere sulla “pubblica piazza” il proprio privato può esporre a giudizi, spesso feroci dai cosiddetti “leoni da tastiera”. Non è facile. Ma, spesso, offrire sé stessi agli altri per elaborare un disagio può diventare una motivazione per coloro che fino a quel momento hanno pensato che non avrebbero mai trovato una via di uscita.
A contribuire a questa nuova narrazione della salute mentale lontana dai tabù anche le voci – attraverso documentari – di Lewis Capaldi e Billie Eilish che hanno raccontato la loro quotidianità con la sindrome di Tourette e di Selena Gomez che ha affrontato gli attacchi di panico, il trapianto e la chemioterapia dopo aver scoperto di soffrire di lupus (una malattia autoimmune), ma anche i problemi di depressione e la diagnosi di disturbo bipolare che l’ha spinta al ricovero volontario in un centro di igiene mentale.
Dalla musica anche le testimonianze di Lady Gaga, alle prese con la depressione, e Fedez. Quest’ultimo, in occasione di un incontro con oltre 300 studenti, ha raccontato di aver pensato al suicidio. “Pensare alla morte mi dava più conforto del pensiero di svegliarmi il giorno successivo”. Un tema così urgente da spingere l’artista a battersi per lo psicologo di base e nelle scuole. “La salute mentale vale ed è importante tanto quanto la salute del corpo”, aveva detto qualche tempo fa sui social. Anche il cantautore Sangiovanni non ha avuto paura di condividere con i suoi follower la sua fragilità. “Non ho più le energie fisiche e mentali, non riesco a fingere che vada tutto bene”, ha scritto il cantante sui social, dopo la sua partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo.
Chi ha dedicato un intero album al tema della salute mentale è stato Ultimo: con “Solo” ha raccontato il mondo interiore di una persona tra solitudine e disperazione. “Oggi si tende a respingere il dolore, che non deve essere innominabile”, ha scritto il cantautore qualche tempo fa sui social. Anche Marracash si è servito della musica per parlare della salute mentale nell’album “Persona”. “Viviamo in un mondo dove ci mostriamo per quello che non siamo. La mia missione è diventata scrivere di tutto questo”.
Anche il mondo del cinema ha detto la sua sul tema. L’attore Dwayne Johnson ha raccontato di un malessere psicologico, a causa del quale ha vissuto momenti di pianto continui. Per l’ex wrestler “l’importante è non sottovalutare la situazione e, soprattutto, non avere paura di aprirsi”, ha detto in una vecchia intervista. Fama, riflettori, lusso, vita stellare in ville da sogno e glamour. Ma non è tutto oro quello che luccica, nemmeno se ti chiami Brad Pitt. La star hollywoodiana ha raccontato, qualche anno fa, di aver sofferto di depressione e dipendenza da alcol. “La parte più difficile è stata trovare un equilibrio: solo dopo aver fatto i conti col malessere, cercando di accettare tutti gli aspetti di me stesso, sono stato in grado di rialzarmi e godere dei momenti di gioia”.