L’adattamento in sala con Fandango con un ottimo cast
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, nella sezione Orizzonti, La profezia dell’armadillo di Emanuele Scaringi, è l’adattamento in sala con Fandango della graphic novel autobiografica cult di uno dei fumettisti italiani più importanti e seguiti degli ultimi anni, Zerocalcare, all’anagrafe Michele Rech, che ha anche coferrmato la sceneggiatura. Nell’ottimo cast della pellicola, Simone Liberati, Valerio Aprea, Pietro Castellitto, Laura Morante, Claudia Pandolfi, Diana del Bufalo, Sofia Staderini e Adriano Panatta in un cameo. “Michele (Zerocalcare, ndr) – sottolinea Scaringi – ha collaborato a molti aspetti, oltre a firmare la sceneggiatura (con Oscar Glioti, Valerio Mastandrea, Johnny Palomba), anche i poster nella stanza della protagonista sono originali, ma non è facile veder rappresentare la propria vita. Abbiamo cercato di essere il più fedeli possibile ma il film è autonomo. Non racconta la vita vera di Michele Rech, come anche il fumetto ne è una rilettura”. Punto sottolineato anche dallo stesso Zerocalcare: “Il film giustamente ha reinterpretato la sceneggiatura alla quale ho collaborato – ha scritto Zerocalcare nelle tavole – è realizzato da tante capocce con una visione propria di quella storia, che non è necessariamente uguale alla mia. Ma è normale, eh, sennò lo facevo io”. E il produttore Domenico Procacci ricorda che nelle intenzioni di Zerocalcare, c’è adesso “imparare a lavorare in animazione”. La versione di Scaringi comunque diverte e commuove, nel mettere in scena la vita di Zero, ventisettenne che vive nel quartiere periferico di Rebibbia, a Roma. E’ un disegnatore ma si mantiene con lavori precari, dal dare ripetizioni a controllare i tempi dei check-in agli aeroporti. Le sue giornate le passa con l’amico d’infanzia Secco, interpretato da Castellitto, bravissimo, come Aprea, che si è calato nel ruolo del personalissimo Grillo Parlante di Zero (ovviamente lo vede e sente solo lui), un armadillo antropomorfo, che segue il suo protetto dappertutto e non gliene fa passare una. Per Zero difficoltà quotidiane a parte, arriva un altro brutto colpo: l’improvvisa morte di un’amica francese, Camille (Sofia Staderini), ex compagna di scuola, che era stata un amore adolescenziale non dichiarato. “Da amante di Asterix so quanto ci si leghi ai fumetti – dice Aprea – Ancora mi ricordo quanto mi arrabbiai per la scelta della voce di Asterix nei film su di lui”. L’attore si augura “di non aver tradito l’immaginazione dei lettori, e spero – scherza – di non fare la fine dell’attore che ha interpretato in Star Wars Jar Jar Binks, che ha detto di aver pensato al suicidio per tutte le minacce di morte e insulti che gli sono arrivati da chi non aveva amato il suo personaggio”. Tra le chicche del film anche il cameo di Panatta: “Non sapevo niente della storia, mi hanno mandato il copione, e la scena l’ho fatta un po’ mia, ho fatto sostanzialmente me stesso. Speriamo sia venuta bene”.
Emanuele Scaringi, Ansa