Jova Beach Party: Lorenzo si scatena a Cerveteri

Jova Beach Party: Lorenzo si scatena a Cerveteri

Sentirsi ‘l’ombelico del mondo’ e ballare in spiaggia alle porte di Roma sulla spinta dell’energia pulita e inesauribile di Jovanotti: è l’esperienza vissuta a Marina di Cerveteri dai 40mila che da tutta Italia si sono dati appuntamento per la tappa laziale del ‘Jova Beach Party 2019’, tour che animerà gli arenili della Penisola fino al 31 agosto, già sold out a Lignano, Rimini, Barletta, Albenga, Lido di Fermo, Viareggio,30 luglio e 31 agosto, e la tappa in montagna a Plan de Corones Molto più di un concerto, questa sorta di raduno di Woodstock in riva al mare iniziato nel primo pomeriggio e finito a mezzanotte. Una sfida inedita per la produzione e l’organizzazione, curata da Maurizio Salvadori per Trident Music, che da più di trent’anni lavora su tutti i live di Lorenzo con il suo storico manager Marco Sorrentino.

Dal grande palco Lorenzo non si risparmia: si diverte a mixare i ritmi e gli stili più eterogenei, dialoga a distanza con un gruppo di studenti del Malpighi di Roma (“Il mio liceo, che ci fate qua? Alla Maturità strappai un 44 ma non ci speravo!”), alterna i classici amatissimi del suo repertorio trentennale a fusioni di sonorità mediterranee e caraibiche, coinvolge decine di migliaia di persone in uno sfrenato, gigantesco sirtaki. E sul palco duetta, per l’ovazione dei presenti, con Gianni Morandi sulle note di ‘Vita’, ‘Un mondo d’amore’, ‘C’era un ragazzo’, ‘Fatti mandare dalla mamma’.

“Canzoni senza tempo, che tutti conoscono, anche i più giovani qui presenti. Prima ancora di pronunciare la parola ‘mamma’ i bambini dicono ‘c’era un ragazzo’”, scherza Jovanotti rendendo omaggio al grande ospite. La serata continua con altre canzoni intonate in coro dall’immensa spiaggia danzante e poi con Tommaso Zanello, in arte ‘Piotta’: Lorenzo mantiene alta la ‘temperatura’ del concerto divertendosi a improvvisare con lui rime e assonanze nella tecnica del freestyle.

Nell’immensa area allestita per l’occasione intorno al palco, il Jova Beach Party ospita un vero e proprio ‘villaggio’ in cui si può bere e mangiare, ma anche ricaricare il cellulare pedalando o imparare a realizzare accuratamente la raccolta differenziata grazie a tutte le iniziative ludiche e didattiche nate dalla collaborazione con il Wwf. In ogni tappa del tour saranno allestite delle isole di raccolta dei rifiuti con contenitori dedicati. Con la plastica recuperata saranno realizzate magliette da regalare a società sportive locali, coperte di pile per le associazioni di volontariato, panchine da donare ai comuni ospitanti, passerelle per l’accesso dei disabili. Con i metalli riciclati saranno realizzate borracce in alluminio.

“Portate via quello che avete prodotto a livello di rifiuti”, è la raccomandazione di Lorenzo al termine del concerto. “Ci vorrà del tempo ma il nostro obiettivo è liberarci delle plastiche monouso. Serviranno i progressi scientifici, ma dipende soprattutto da noi. Cominciamo subito, è la cosa più rivoluzionaria che ci possa essere: la prima scelta che possiamo fare è quella di occuparci del nostro pianeta, cominciando dalle piccole cose. Questa è la sfida della nostra generazione”.

Una sfida sostanzialmente superata anche dall’amministrazione di Cerveteri, alle prese con la gestione di un mega-evento come questo. Alla fine il piano messo a punto sotto il profilo della sicurezza e dell’organizzazione ha retto, con l’unico momento di criticità rappresentato dal problematico deflusso dei veicoli al termine del concerto. Molti hanno saggiamente optato per la via ferroviaria, utilizzando i treni speciali allestiti per l’occasione, ma le migliaia di macchine riversatesi in strada al termine della serata hanno messo a dura prova fino a tarda notte la viabilità di un’area di certo non abituata a questa enorme mole di traffico.

“Quello avvenuto ieri sera sulla spiaggia di Campo di Mare è stato un evento di portata storica per il comune di Cerveteri”, commenta soddisfatto il sindaco Alessio Pascucci. “È stata una festa fantastica riuscita grazie all’organizzazione condotta dalla società The Base e grazie allo sforzo messo in campo dall’amministrazione comunale e da tutte le forze dell’ordine presenti. Un successo che lascerà il segno in questa città”, che grazie al concerto “ha potuto godere di grande visibilità e di un indotto economico notevole”.

La scelta di ‘invadere’ di gioia e canzoni i lungomare di tutta Italia ha consentito infine di trasformare con la musica il concetto di spiaggia-confine, per renderla luogo di incontro e scambio di esperienze e culture. “Siamo qui, davanti al Mediterraneo. Un mare che accoglie, il ‘mare nostrum’. Un mare di civiltà”, ha sottolineato Lorenzo salutando il popolo del Jova Beach Party.

Adnkronos

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