È stata una trasmissione avveniristica che ha scardinato i canoni tradizionali delle inchieste giornalistiche. È “Effetto video 8 – Professione reporter”, il format ideato nel 1994 da Giovanni Minoli e Aldo Bruno, di cui Rai Teche pubblica la prima stagione venerdì 18 febbraio su RaiPlay.
Per la prima volta in Tv vengono trasmessi reportage di giornalisti freelance realizzati con una telecamera portatile, agile ed economica, sovvertendo lo standard di produzioni costose e ingombranti. Pioniera di questo nuovo “mezzo” di informazione, il video 8 appunto, è Milena Gabanelli chiamata a condurre il programma. Ed proprio la Gabanelli a spiegare – in un’intervista esclusiva che completa la serie – la profonda rivoluzione in atto all’epoca nel mondo del video-giornalismo. Un inviato che è insieme regista e autore dell’inchiesta offre, infatti, un punto di vista nuovo, non più mediato da terze persone come accade quando si lavora con una troupe completa; e soprattutto raggiunge luoghi dove a volte è difficile arrivare perché si muove più agilmente, crea un contatto diretto con l’intervistato, abbatte i costi di produzione.
In questa prima stagione bravi reporter come Paolo Barnard, Antonello Padovano, Bernardo Iovine, Amedeo Ricucci e altri, raccontano zone di guerra, carceri di massima sicurezza, persone affette da gravi malattie, ambientalisti estremi e la vita di strada nelle periferie abbandonate. Il programma ha permesso al telespettatore di leggere la realtà – italiana e internazionale – attraverso una lente moderna e del tutto inedita e ha aperto la strada al futuro Report e a tanti programmi di video-giornalismo “d’assalto”.