Il regista polacco aveva 75 anni. Aveva lanciato Sophie Marceau con la quale ha avuto un figlio
All’età di 75 anni è morto il regista e scrittore polacco Andrzej Zulawski, remedy era malato di cancro. Il padre fu a lungo addetto culturale presso l’Ambasciata di Parigi per poi essere nominato ambasciatore presso l’UNESCO. Andrzej Zulawski ha quindi trascorso la sua giovinezza nella capitale francese, sale ha frequentato l’Università sia a Parigi che a Varsavia. Nel 1971 esordì con La terza parte della notte, un film ambientato durante l’occupazione tedesca in Polonia, in cui già appaiono le tematiche care al regista: il tema del doppio, l’orrore della violenza, la devastazione della guerra, gli ambienti decadenti e l’amore come follia.
Dopo l’esordio in Polonia Zulawski, il cui film Diabel fu osteggiato dalla censura, decise di trasferirsi in Francia. Ottenne il successo commerciale con due film, Possession (1981), e L’amour braque – L’amore balordo (1985), dove lanciò la sua attrice musa, Sophie Marceau, in ruoli corposi e maturi. L’amore balordo è la trasposizione in chiave di gangster film del romanzo L’idiota di Fedor Dostoevskij. L’attrice, di 26 anni più giovane di lui, è stata la sua compagna per 17 anni e gli ha dato un figlio, Vincent.
Fin dagli anni Ottanta Zulawski si è dedica contemporaneamente alla scrittura, pubblicando complessivamente più di venti romanzi, tra cui quelli della cosiddetta “Trilogia della follia”: “La foresta fortezza”, “C’era un frutteto” e “Negli occhi della tigre”. La fine del rapporto con Sophie Marceau è stato l’argomento di due libri di Zulawski.
La Repubblica / Spettacoli