Leonardo Pieraccioni ritorna al grande schermo con un nuovo film corale sulla famiglia. “Pare parecchio Parigi“, in sala dal 18 gennaio, è una commedia dei buoni sentimenti che offre consigli su come esprimere parole gentili per migliorare i rapporti familiari. Il cast include anche Nino Frassica, Chiara Francini, e Giulia Bevilacqua. Il regista toscano, in un’intervista, ha anche parlato dell’amico e ex collega Massimo Ceccherini, descrivendo la sua vita quasi eremitica sulle colline di Pistoia.
Il film, definito più favola che commedia, affronta in modo analitico il tema della famiglia, dei legami tra padri e figli, e tra fratelli e sorelle. Pieraccioni, alla soglia dei sessant’anni, ha dichiarato che voleva affrontare questa tematica in maniera più approfondita, introducendo elementi di sentimento oltre alle classiche battute comiche. La trama è ispirata a una storia vera dei fratelli Bugli, che nel 1982 fecero credere al padre malato di essere arrivati a Parigi, mentre non uscivano mai dai confini del loro podere.
Il film è stato girato nei pressi di Roma e presenta un cast che ha entusiasmato Pieraccioni, con particolare menzione per Nino Frassica, definito il vero “ciclone” del film. La trama ruota attorno al desiderio del padre malato di fare un viaggio a Parigi con i figli, che decidono di simulare il viaggio partendo da Firenze in un camper che non lascerà mai il maneggio. Il viaggio diventa un’occasione irresistibile per tentare la riconciliazione tra i fratelli.
Parlando dell’amico Massimo Ceccherini, Pieraccioni lo descrive come una specie di “prete laico”, vivendo in solitudine sopra Pistoia con la sua compagna e il suo cane. L’amico è diventato più riservato dopo la sua esperienza all'”Isola dei Famosi” nel 2017 e ora teme di dover lasciare il cane per partecipare a eventi importanti come l’Hollywood red carpet. Pieraccioni, nel riflettere sulla sua carriera, sottolinea che i suoi film mirano a divertire e offrire un’ora e mezza di serenità allo spettatore, senza preoccuparsi eccessivamente del politicamente corretto.