Via col Vento compie 80 anni e si conferma il film perfetto per godere del prima-durante-dopo Natale

Via col Vento compie 80 anni e si conferma il film perfetto per godere del prima-durante-dopo Natale

Il New York Times lo definì il “film più ambizioso di sempre”. Il 15 Dicembre 1939 il pubblico della prima di Via Col Vento al Grand Theatre di Atlanta non immaginava di stare per vedere il film più popolare di tutti i tempi. In attesa dell’uscita al cinema del nuovo adattamento di Piccole Donne diretto da Greta Gerwig, festeggiamo gli 80 anni di questo altro film ispirato a un classico della letteratura, opera di Margaret Mitchell

Grazie a Warner Bros. e al suo team di restauro digitale, la gloria Technicolor di Via Col Vento è stata ritoccata e ripulita in numerose occasioni. Oggi è possibile rivederlo anche su Netflix e non possiamo immaginare un periodo più adatto delle feste natalizie per rivivere la storia d’amore tormentata e passionale di Rhett e Rossella, sullo sfondo di un’America animata da una forte tensione tra Nord e Sud nel 1861. Vivien Leigh veste i panni di una ragazza del Sud che deve accettare il fatto che l’uomo che ama si sta per sposare con un’altra donna. Quando questo avviene la sua vita comincia a cambiare e il suo paese si ritrova nel mezzo della Guerra di Secessione. Pertanto la sua personalità comincia a trasformarsi e un altro uomo capita sulla sua strada. 

Dopo il licenziamento di George Cukor che ha diretto il film nel periodo iniziale della produzione, è stato scelto Victor Fleming come regista di Via Col Vento. Quest’ultimo, reduce da Il Mago di Oz, era un caro amico di Clark Gable, l’attore più richiesto dell’epoca, ed è riuscito a completare un film già fuori budget e in ritardo nel momento in cui ha preso lui il comando. Vediamo insieme perchè questa epica storia di sopravvivenza, coraggio e amore è ancora un film da vedere, magari in questi giorni di festa in famiglia gustando un panettone.

Sopravvivenza e coraggio in un momento di crisi, senza mai arrendersi nonostante ostacoli insormontabili, e naturalmente il mantra “Domani è un altro giorno”, sono tutte idee a cui chiunque, indipendentemente da età, sesso, posizione, orientamento o religione può aggrapparsi. Tutti possiamo relazionarci con i personaggi di Via vol Vento in un modo o nell’altro. Pertanto è difficile incasellare il film di Fleming come appartenente a una sola era. 

Senza tempo o quasi

È certamente un prodotto del suo tempo, ma i temi lo rendono un prodotto sempre attuale. In effetti se si analizza nel dettaglio, il film ha diversi momenti in cui è chiara un’idea di razzismo verso le persone di colore, e altri in cui la donna viene trattata secondo regole patriarcali. Potrebbe, per questo, essere considerato inattuale ma, del resto, tutto si può giustificare con il periodo storico in cui si svolge la storia e in cui il film è uscito nelle sale per la prima volta.

Un cast perfetto

Trovare i volti di personaggi nati sulle pagine di un libro è spesso un’impresa non da poco, perchè è facile deludere l’immaginario dei lettori che si sono affezionati ad essi e non riescono a riconoscerli poi sul grande schermo. Trovare i perfetti Rhett Butler e Rossella O’Hara, per esempio, non è stato semplice, ma Clarke Gable e Vivien Leigh, per molti, non solo assomigliavano ai personaggi di Margaret Mitchell, ma li incarnavano. E la chimica tra di loro è stata percepita da tutti fin da subito. 

A completare il cast ricordiamo anche i bravissimi Olivia DeHavilland e Hattie McDaniel, la prima afroamericana a vincere un Oscar per la sua interpretazione di Mammy. Tuttavia Vivien Leigh è la vera star che ha avuto modo di brillare nei panni di Rossella O’Hara. Dapprima appare come una civetta spensierata e poi diventa una donna stanca del mondo. Nel corso di quattro ore di film assistiamo alla sua crescita, alla sua evoluzione personale ed emotiva, considerata a oggi una delle performance più grandi di tutti i tempi.

Costumi sontuosi

I costumi disegnati da Walter Plunkett restano i più famosi nella storia del cinema per la loro bellezza, composizione e volume. Via col Vento è un film girato in Technicolor, quindi il regista ci teneva che i costumi fossero sensazionali, pur rimanendo storicamente accurati. Plunkett e il suo team hanno realizzato oltre 5000 capi di abbigliamento per il cast principale e per le migliaia di comparse. Gli abiti di Rossella, in particolare, dovevano coprire due periodi storici importanti, come la guerra civile e la ricostruzione, quindi dovevano riflettere le mutevoli mode del tempo. Impossibile dimenticare lo splendido abito rosso che Rossella indossa alla festa di compleanno di Ashley Wilkes.

Un’atmosfera unica…senza CGI

Lo scenografo William Cameron Menzies e il guru degli effetti speciali Jack Cosgrove hanno fatto davvero un ottimo lavoro. Per realizzare Via col Vento non fu costruita soltanto una piantagione e la capitale dello stato del Dopoguerra, ma furono prodotti meravigliosi fondali dipinti a mano e nominati con scatti d’azione dal vivo durante il processo di modifica. 

Ricordate quel suggestivo e romantico tramonto a Tara? Ebbene, fu dipinto a mano, come la facciata della piantagione con dodici querce. Nella famosa scena dell’incendio di Atlanta, si notano le sagome di Rhett e Rossella sminuite dai set fiammeggianti della versione di King Kong del 1933, mentre fuggono dalla tragedia compiuta dall’esercito di Sherman.

Una colonna sonora suggestiva

Va al compositore Max Steiner il merito della colonna sonora di Via col Vento fedele alla forma melodrammatica. Ogni scena è influenzata da una melodia di sottofondo o brani epici ed emozionanti che alimentano la carica emotiva del film. Il tema di Tara, in particolare, è uno dei motivi più riconoscibili nella storia della musica per film e ogni volta che si sente è un tuffo al cuore. 

Quindi se in questi giorni di festa tutti vogliono incastrarvi con deliranti corse ai regali potete rispondere “Francamente me ne infischio!” e gustarvi Via Col Vento comodamente sul divano in totale relax.

Elle.com

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