Un’altra donna fa causa per abusi sessuali all’83enne attore afro-americano Bill Cosby, il “Papà d’America”, dopo che in giugno la corte suprema della Pennsylvania ha ribaltato una condanna di due anni prima per irregolarità procedurali. A denunciarlo ora è la 57enne artista di Los Angeles Lili Bernard, che lo accusa di averla drogata e stuprata in una stanza d’albergo di Atlantic City quando aveva 26 anni.
L’attore era stato condannato a una pena fra 3 e 10 anni di prigione statale, per aver drogato e aggredito sessualmente una donna nel 2004. Ma la Corte Suprema della Pennsylvania ha capovolto la sentenza e il protagonista de “I Robinson” è stato scarcerato dopo due anni di prigione. Il ribaltamento della sentenza è un pesante schiaffo al movimento del #MeToo di cui il caso Cosby è stato il primo procedimento legale di alto profilo. Secondo i sette membri della Corte Suprema della Pennsylvania all’83enne Cosby è stato negato un giusto processo. I giudici, nella loro opinione contenuta in 79 pagine, scrivono che un accordo a non procedere era stato siglato con un precedente procuratore e che, quindi, Cosby non sarebbe dovuto essere accusato e condannato.
Tgcom24