I FASK incontrano Ligabue nel nuovo singolo “Il tempo è una bugia”

I FASK incontrano Ligabue nel nuovo singolo “Il tempo è una bugia”

Dopo quasi quindici anni di carriera e sei dischi, i Fast Animals and Slow Kids si sono fatti un regalo importante. Un brano in cui fanno il punto su dove sono arrivati con un compagno di viaggio d’eccezione

Era ormai già da un po’ che i FASK stavano ragionando sul concetto di tempo. Nel 2020 avevano partecipato alla realizzazione di una graphic novel intitolata Fast Animals and Slow Kids – Come reagire al presente, seguita l’anno dopo dall’album È già domani. Ora con il nuovo singolo Il tempo è una bugia è come se chiudessero il cerchio, riuscendo a trovare l’ispirazione guardandosi indietro nel confronto con uno dei miti della propria infanzia e adolescenza: Luciano Ligabue.

HAI UN MOMENTO, LIGA?

È nato tutto da una mail, mandata quasi per scherzo, di quelle che si inviano ai propri idoli senza forse manco crederci troppo. I Fast Animals and Slow Kids sono in un momento in cui stanno scavando nei propri ricordi per trovare l’ispirazione e, nel mezzo di quel processo, gli deve apparire quasi normale provare a cercare uno dei loro riferimenti. Ligabue d’altronde c’era già quando a fine 2008 erano solo quattro ragazzi umbri che facevano “sogni di rock and roll”, senza sapere che quasi quindici anni dopo sarebbero stati ancora una band, con all’attivo sei dischi di sempre maggiore successo.

Il famoso messaggio dei FASK non contiene nessuna esplicita richiesta di collaborazione: vogliono solo parlare di ciò che amano con il Liga, creare un dialogo informale tipo quello che aveva costruito lui con un’altra personalità influente in Hai un momento Dio?. Ma, dopo uno scambio di messaggi in cui si raccontavano a vicenda, Ligabue non ha già più bisogno di chattare con quei ragazzi: ha già capito che tra loro esiste un feeling che vale la pena di essere esplorato. Il cantante emiliano invita i Fast Animals and Slow Kids nel suo quartier generale a Correggio, provocando una discreta emozione nel gruppo che terrà per mesi segreto l’incontro.

IL GIORNO DEI GIORNI

Il giorno di quel confronto dal vivo nel cuore della provincia emiliana, il padrone di casa propone ai suoi ospiti un gioco: io provo a scrivere una canzone pensando a voi e voi fate lo stesso pensando a me. La sfida viene colta dai Fast Animals and Slow Kids che, dopo qualche tempo, si ripresentano da Ligabue con un paio di idee per un possibile pezzo. Nasce così Il tempo è una bugia, un racconto intriso di nostalgia che incrocia naturalmente i percorsi degli idoli di due diverse generazioni. Se è vero che i FASK stavano ragionando da un po’ sul tempo che passa Liga ne ha fatto uno dei suoi temi preferiti da sempre. Il concetto del ricordo viene esaminato in successi come Non è tempo per noiSarà un bel souvenirHo messo via o anche in cover altamente rielaborate come A che ora è la fine del mondo?. Tutti brani inseriti in raccolte dai titoli come Primo tempo e Secondo tempo.

In Il tempo è una bugia il ricordo viene affrontato, ricordando come esso non rappresenti il passato ma la proiezione che noi abbiamo dello stesso. Un dialogo in cui si rincorrono i ricordi, così diversi ma in fondo così simili, di due generazioni che hanno in comune la medesima radice rock e perché no positivamente nostalgica. Se uno tira fuori dal cassetto della memoria i film di Spike Lee e i Blink, l’altro risponde con Alì contro Foreman e le risse al Marabù, in un incontro artistico e personale tra figli della provincia con il medesimo fuoco per la musica a guidarli. Il tempo è una bugia ma è bene raccontarsela, altrimenti si rischia di dimenticare chi si è. Lo sanno bene i Fast Animals and Slow Kids che nonostante tutto, ancora oggi, aprono ogni concerto con la frase: “Noi siamo i Fast Animals and Slow Kids e veniamo da Perugia”. Lo sa bene Luciano Ligabue che ha dato e preso tanto da quei luoghi in cui è cresciuto è che mai per fortuna “riuscirà a metter via”.


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