Il prezzo pagato dalle donne e dalle bambine nelle guerre del Novecento è l’argomento della nuova puntata de “La Grande Storia Doc”, in onda alle 23.15, su Rai3. Lo stupro entra a pieno titolo come strumento di guerra nel XX° secolo, durante l’invasione tedesca del Belgio nel 1914. Da quel momento ogni guerra, globale o locale, è stata combattuta anche sul corpo delle donne. Stupri saranno perpetrati dai soldati giapponesi in Cina durante la seconda guerra mondiale, dai soldati marocchini in Italia. Dai russi in Germania.
La puntata racconterà anche come il crimine dello stupro non riceverà a lungo attenzione. Non al processo di Norimberga per i crimini nazisti, né a quello di Tokio per i crimini compiuti dai giapponesi per reato contro la morale.
C’è voluta la guerra dei Balcani e quel Radovan Karadzic, psichiatra, presidente Serbo, spietato teorizzatore del genocidio, dell’annientamento del nemico attraverso lo stupro e l’inquinamento della razza. C’è voluto il dramma del Ruanda, del Congo e dei tanti paesi in cui nazionalismo e rivalità etnica hanno innescato una violenta e perversa spirale di brutalità e prevaricazione. C’è voluto tutto questo per risvegliare le coscienze e indicare nello stupro un’arma e un crimine contro l’umanità.