Secondo l’americano «Page Six», l’attore avrebbe letto in Rete la notizia della fine del suo matrimonio con la cantante. Ma questo non significa che sia stata una sorpresa…
Liam Hemsworth, dopo 10 anni on/off con Miley Cyrus, sta provando a voltare pagina, ripartendo dalla famiglia, dai fratelli Chris e Luke, e dal lavoro (il nuovo film, ora nei cinema americani, Killerman). E anche la cantante guarda avanti, ormai inseparabile dalla blogger Kaitlynn Carter. I due, che negli anni si erano lasciati e ripresi, avevano deciso di sposarsi lo scorso dicembre, nel salotto di casa. Non è durata. L’ufficializzazione della rottura è arrivata con una nota rilasciata dal portavoce della popstar lo scorso 10 agosto: «Liam e Miley hanno deciso di separarsi, è la cosa migliore mentre sono concentrati su se stessi e sulla carriera».
E adesso la bibbia del gossip newyorchese Page Six aggiunge un «dettaglio»: l’attore avrebbe saputo della fine del suo matrimonio dai social media. La star di The Hunger Games in quei giorni era in Australia. Miley, invece, era in vacanza in Italia e poche ore dopo la pubblicazione della nota sarebbero arrivate le foto dei baci in barca con Kaitlynn. Liam, in base al racconto dell’insider, sarebbe stato così «colto alla sprovvista». Tanto da confermare la separazione, sempre via Instagram, solo qualche giorno dopo con queste parole: «Solo una breve nota per dire che io e Miley ci siamo separati da poco, e che le auguro solo salute e felicità per il futuro».
Questo, però, non significa che per l’attore è stato un fulmine a ciel sereno. La loro relazione si stava davvero «sgretolando» da qualche tempo, ha aggiunto un’altra fonte, ma lui stava ancora cercando di salvare il loro matrimonio o almeno non era pronto ad annunciarne pubblicamente la fine. Anche la cantante, ha fatto sapere chi la conosce bene, ce l’avrebbe messa tutta prima di gettare la spugna. Anche in questo caso, non è bastato. Due caratteri «troppo diversi». Dimostrazione del fatto che, a volte, le minestre riscaldate proprio non funzionano.
Stefania Saltalamacchia, Vanity Fair