(Tiziano Rapanà) Con l’estate arrivano i tormentoni musicali. Alcuni improbabili e altri imperdibili. Il singolo Un’altra estate che va di Jerry Calà fa parte dell’ambìto girone degli imperdibili. La cosa non mi stupisce. Da un signore nato a Catania, patria di Umberto Balsamo, Gianni e Marcella Bella e del gruppo musicale I Beans, non puoi non aspettarti un’anima musicale di alto livello. Chi vi scrive non è un critico musicale, pertanto fidatevi di un istinto benevolo nei confronti di un pezzo estivo pregevole. Usualmente l’estate negli ultimi anni ci ha consegnato fetecchie inascoltabili, pertanto l’arrivo di Un’altra estate che va (con il titolo che sembra omaggiare il pezzo Un’altra estate dei Collage) lo valuto allo stesso modo di un arrivo di un piccolo miracolo creativo. Un miracolo pari al sorprendente pezzo Balla di Umberto Balsamo, che quasi quarant’anni fa apparve come un meteorite all’interno di un mondo musicale interessante ma comunque standard. Naturalmente il meteorite di Jerry Calà appare più clamoroso, perché la realtà musicale odierna è terribilmente sconfortante e priva di fantasia. Dunque viva Un’estate che va e viva il suo autore ed inteprete che, alla luce della sua creazione, considero il nuovo Umberto Balsamo.