Giulia Bevilacqua, insegno ai bimbi l’arte di ascoltarsi

Giulia Bevilacqua, insegno ai bimbi l’arte di ascoltarsi

“Sono una mamma in ascolto, che gioca e impara dai propri figli. Credo che insegnare ai bambini come entrare in contatto con il proprio corpo e i propri stati d’animo per riconoscerli e accettarli sia davvero un bel regalo”: sorriso aperto e voce dolce, sarà Giulia Bevilacqua ad accompagnare tanti piccoli telespettatori all’interno della tenda di “Mindfulcamp”, il primo programma pensato per avvicinare i bambini e le loro famiglie alla “mindfulness”, in onda dal 21 giugno, dal lunedì al venerdì alle ore 14.15 su DeAJunior (Sky, 623).

Piena di colori e giochi, la tenda è un luogo speciale, capace di trasportare in una nuova dimensione, fatta di meraviglia, calma e fantasia: qui ogni bambino potrà sentirsi accolto, mai giudicato, e avrà l’opportunità di imparare attraverso il gioco a conoscere se stesso, nel corpo e nelle emozioni, in una parola di sperimentare i benefici della “mindfulness”, pratica ormai diffusa in tutto il mondo il cui obiettivo è il raggiungimento della piena consapevolezza per eliminare ogni negatività.

“Condivido il principio della mindfulness, che ho iniziato a conoscere quando studiavo recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia: lì usavamo le tecniche di respirazione per entrare nel personaggio”, racconta Giulia Bevilacqua, attrice di cinema, tv e teatro e super-mamma di Vittoria, 2 anni e mezzo, ed Edoardo, quest’ultimo nato un anno fa, durante il lockdown, “è la prima volta che conduco un programma per bambini, spero di essere stata brava a comunicare. Mindfulcamp è stato un insegnamento prima per me stessa che spero di trasmettere ai miei figli”.

Con l’aiuto del coniglietto Gentile e della scimmietta Attenta, la conduttrice sarà una perfetta compagna di avventure per i bambini che entreranno nel “Mindfulcamp”: in 20 episodi il programma, realizzato da KidsMe (la children content factory del gruppo De Agostini Editore), affronterà di volta in volta vari argomenti legati alla “mindfulness”, dai sensi alla respirazione, dalle emozioni ai pensieri a come interagire con il proprio corpo. L’approccio ovviamente è ludico, con tanti giochi per divertirsi e imparare, come il “gioco della merenda”, con cui i bambini capiranno come assaporare una barretta di cioccolato prestando attenzione a tutti i sensi, o il “gioco del cuore”, per ascoltare il proprio cuore e il proprio respiro con uno stetoscopio giocattolo o ancora il “gioco dell’abbraccio” grazie al quale comprendere cosa capita dentro e fuori di noi quando si abbraccia un’altra persona. L’attrice – ora impegnata in Puglia nelle riprese della serie Sky “Cops”, a luglio su Sky con “Ritorno al crimine”, sequel di “Non ci resta che il crimine” di Massimiliano Bruno, di cui ha già girato il terzo capitolo “Finché c’è crimine c’è speranza” che dovrebbe andare nelle sale, e protagonista della serie tv per Canale 5 “Più forti del destino”, per la regia di Alexis Sweet – si è sentita particolarmente coinvolta in questa esperienza dedicata ai più piccoli, proprio per il suo essere mamma: “Questo programma può aiutare i bambini ad allentare tensione e rabbia e ad allenare le emozioni. Nell’ultima gravidanza ho sfruttato molto anche io i canali di intrattenimento con i giochi didattici, poi appena potevo salivo sul terrazzo condominiale per fare meditazione. Ma nella clausura del lockdown ho provato a riattivare creatività e curiosità, soprattutto con Vittoria, con la quale ho cercato di condividere l’arrivo di Edoardo. Ora vedere la loro fratellanza è la cosa più bella”, racconta.

“E’ stato molto divertente fare Mindfulcamp e mi è piaciuto molto anche cantare la sigla: ho accettato subito, e dopo un anno di clausura tra gravidanza e lockdown ho avuto un po’ di tempo per me e per il mio lavoro. Ma è stato più facile di quello che pensassi, grazie anche a un gruppo di lavoro straordinario in cui tutti sono mindful addicted. Purtroppo non abbiamo potuto avere bambini presenti in studio per via del covid, ma solo una bellissima tenda piena di giochi: io parlo con loro attraverso la telecamera, ma prima di giocare ci dedichiamo al respiro”. L’attrice non nega la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia: “Le mamme hanno superpoteri perché riescono a fare tutto, a stare con i figli, a lavorare, a fare la moglie e l’amica. Credo che forse il lavoro andrebbe strutturato in modo diverso, anche nel mio settore, dove la maternità è vista quasi come una malattia”, afferma, “per il secondo figlio sono stata un po’ discriminata e alcuni progetti non li ho fatti. Ma fare la mamma è il lavoro più bello e faticoso. Mi piace passare tempo di qualità con i miei figli, amo guardarli e non sono ansiosa, mentre pensavo invece che lo sarei stata”.

ansa.it

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