Mrs Davis, una suora contro l’intelligenza artificiale

Mrs Davis, una suora contro l’intelligenza artificiale

E’ una eroina per caso, decisamente originale, una suora, Simone (Betty Gilpin, tre nomination agli Emmy per Glow) a diventare la chiave per trovare un misterioso ‘Sacro Graal’ in grado di fermare la più potente intelligenza artificiale del mondo, in Mrs Davis, la serie action/fantascienfica/dramedy intinta nell’ironia e nella commedia nera al debutto su Peacock Usa il 20 aprile.

Ad averla creata sono Tara Hernandez (Big Bang Theory, Young Sheldon) e una delle più innovative e influenti firme della tv Usa, Damon Lindelof (Lost, Watchmen).

Il racconto, spiegano gli autori negli incontri a Los Angeles di ‘Deadline Contenders’ con i panel dedicati ad alcune delle principali serie, miniserie e film tv della stagione, è nato durante la pandemia. “Ci confrontavamo al telefono sul fatto o no che servisse disinfettare le buste della spesa, e Tara a un certo punto ha detto che le sarebbe piaciuto ci fosse un app sui nostri telefoni in cui avere fiducia e che ci dicesse cosa fare – spiega Lindelof -. Da lì ci è venuta l’idea, abbiamo guardato alla canna della pistola degli algoritmi e realizzato che non siamo troppo lontani dall’avere qualcosa di simile a delle sorta di Alexa seriali che non ci dicano solo che tempo fa, o come andare dal punto al punto b, ma che inizino a consigliarci anche se dobbiamo divorziare o no, cosa fare della nostra vita o ci facciano da terapista. E quando succederà saremo in grossi guai, perché perderemo la fiducia l’uno nell’alto per riporla in qualcosa che essenzialmente vuole solo venderci qualcosa”. “Quando Damon mi ha mandato la sceneggiatura – dice Betty Gilpin – ho trovato fosse il più assurdo, meraviglioso, coraggioso mix di generi che avessi letto ed ho deciso di farne parte già dopo la prima pagina”. D’altronde anche nella vita reale, “in ogni giornata passiamo tutti da un genere all’altro di continuo, dalla commedia al dramma”. Una formula originale per una serie, in un panorama “dove spesso quando decidiamo di vedere qualcosa la scelta è tra gioioso e scacciapensieri o profondo e deprimente. Noi invece siamo gioiosi e profondi”. Nel cast fra gli altri, anche Jake McDorman, Andy McQueen, Ben Chaplin, Margo Martindale, David Arquette e Elizabeth Marvel. Con Damon “sapevamo che un tema come la fede contro la tecnologia potesse essere realmente pesante – osserva Tara Hernandez – e soprattutto per il fatto che stessimo affrontando una pandemia volevamo dare alle persone qualcosa che fosse vivace, incoraggiante ma al tempo stesso comunicare qualcosa. Abbiamo immaginato la serie come un biscotto gustoso che dentro avesse anche delle vitamine”. L’idea della suora come protagonista è venuta perché “io avevo già scritto una sceneggiatura con delle suore nel ruolo di eroine…. e anche Damon le trova molto cool”. Tutti “amiamo il nostro telefono e pensiamo ormai di non poter vivere senza, io per primo, ma sappiamo anche che lo stiamo usando troppo – aggiunge Lindelof -. Abbiamo avuto il bisogno e e il desiderio di creare una sorta di avatar che combattesse tutto questo e cosa c’è di meglio di Betty Gilpin in tonaca?”. Quando “hai a disposizione uno straordinario talento come lei – continua Tara Hernandez – sai di poter raccontare una storia ad ampio spettro, noi ci poniamo da qualche parte nel mezzo tra i fratelli Coen e i Looney Tunes. Storie drammatiche sull’intelligenza artificiale che vuole controllarci, sono già state raccontate, da 2001 Odissea nello spazio a Matrix. Così abbiamo pensato di esplorare una linea diversa”. Lindelof assicura anche che c’è un grande rispetto del percorso religioso della protagonista: “Al contrario di quanto alcuni pensino, che a Hollywood siamo tutti una massa di atei che non vedeva l’ora di attaccare la religione, noi qui la raccontiamo come parte importante della nostra vita, e parliamo anche di cosa voglia dire essere una suora al giorno d’oggi”.

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