‘SKAM’, il teen drama norvegese è italiano e impazza sui social: “Sono i ragazzi a dirci quello che funziona”

‘SKAM’, il teen drama norvegese è italiano e impazza sui social: “Sono i ragazzi a dirci quello che funziona”

Dal 15 marzo, prodotto da TIMvision e Cross Production, il primo degli 11 nuovi episodi della serie trasposta con grande successo nel nostro Paese. Diretta da Ludovico Di Martino, racconta le vicende di alcuni studenti di un liceo romano, tra amori troppo veloci e grandi ideali

Eleonora è nei guai: deve fare i conti con tutto ciò da cui si è sempre tenuta lontana, che ha creduto diverso da sé. È l’amore ad aver scombinato tutto, il primo incontro con Edoardo (Giancarlo Commare), l’arrogante, il presuntuoso, il maschilista, il violento, scatenerà un conflitto interiore nella ragazza che dovrà essere risolto. I protagonisti della terza stagione di SKAM Italia sono proprio loro due, dopo Eva (Ludovica Martino) e Martino (Federico Cesari), il punto di vista si sposta su Eleonora (Benedetta Gargari).Dal 15 marzo il primo degli undici nuovi episodi del teen drama che racconta le vicende degli studenti di un liceo romano, prodotto da TIMvision insieme con Cross Production, andrà in onda in esclusiva per gli abbonati TIMvision (cosa che ha fatto arrabbiare alcuni fan che speravano di avere gratis, sul sito SKAM Italia, anche la terza stagione dopo le prime due). In queste ore però, continuando col format che ha appassionato ragazzi di tutta Italia, sul sito dello show stanno tornando le clip giornaliere che seguono gli orari delle vicende che animano la vita dei protagonisti e che andranno a comporre l’episodio del venerdì.Ludovico Bessegato ha diretto le prime due stagioni e per la terza ha mantenuto il compito di showrunner lasciando la macchina da presa nelle mani di Ludovico Di Martino: sono loro ad aver preso Skam, premiata serie norvegese, per farne “non un remake, ma una serie fortemente italiana” grazie a un lavoro preparatorio fatto di chiacchierate con centinaia di studenti romani e un confronto continuo sul set con gli attori: “Loro sono contemporaneamente i nostri interpreti e il nostro target, sono loro a dirci se un dialogo non funziona o qualcosa va cambiato”. Di conseguenza i giovani ci si immedesimano facilmente, le clip giornaliere e la chat WhatsApp dei protagonisti, sempre aggiornata e visibile, aumentano l’affiliazione col risultato che ad ogni piccola novità, SKAM Italia diventa immediatamente trending topic su Twitter. Non solo, si tratterebbe per ora di una delle poche serie ad aver messo d’accordo pubblico a critica, al punto che, molto soddisfatta, la produzione starebbe già pensando alle stagioni successive.Intanto però questa terza “tratterà il conflitto, il confronto tra l’idealismo e le aspirazioni di femminismo di Eleonora e la realtà del primo incontro con Edoardo”, dice Bessegato. “Racconteremo il viaggio di una ragazza con degli ideali molto forti, che finora è stata un po’ la guida morale per il suo gruppo di amiche, ma che ora si trova a dover mettere in questione quello che ha sempre creduto molto chiaro”, dice il regista Di Martino. Eleonora andrà in crisi dunque e tutto per aver fatto esperienza diretta con “la sfera emotiva e sessuale dell’amore”. Non per i due protagonisti, ma questo lato del sentimento avrà risvolti negativi per altri ragazzi, “il sexting che sfocia nella molestia” svela il regista. Dopo la solitudine, la definizione dell’orientamento sessuale, i disordini psichici, sarà questo uno dei macrotemi della terza stagione di SKAM Italia, “tutte le sfaccettature che il sesso offre a un ragazzo”.Senza sbilanciarsi troppo, gli autori confermano poi che anche per le nuove puntate possiamo aspettarci “un linguaggio esplicito e diretto, minorenni che, come accade nella realtà, bevono alcolici e fanno sesso. Che è pure uno dei motivi per cui la serie piace agli adolescenti: si riconoscono in quello che raccontiamo, il linguaggio è il loro, non c’è paternalismo ma una grande attenzione verso il loro mondo”. SKAM Italia infatti è il risultato di “due anni passati ad ascoltare i racconti dei ragazzi dei licei romani – dice Bessegato – per verificare che le nostre idee fossero credibili. E poi abbiamo attinto tanto dall’esperienza diretta dei protagonisti. Questo ha reso SKAM Italia sempre meno un remake e sempre più un adattamento con una sua personalità e autoironia. I norvegesi hanno fatto un lavoro bellissimo nel capire cosa i ragazzi si stanno dicendo in questo momento e portare il tutto dentro a una serie. Noi ci siamo seduti sulle spalle dell’originale ma per calare l’idea nella nostra realtà”.In Norvegia neppure il direttore dell’emittente televisivo che manda in onda SKAM conosce il contenuto della puntata successiva, in Italia c’è più o meno lo stesso desiderio di segretezza, nonostante le clip quotidiane e la chat WhatsApp “fondamentale per immergersi nelle vite dei protagonisti”. A fronte di questa scelta della produzione c’è però l’attività dei fan, “sono loro fondamentalmente a promuovere la serie – dice Di Martino – ogni volta che si avvisano l’un l’altro, in tempo reale, dell’uscita di un contenuto nuovo o con i video-omaggi su YouTube. A Torino un gruppo di fan ha addirittura affisso manifesti abusivi per pubblicizzare l’inizio della seconda stagione”.

Giulia Echites, repubblica.it

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