Gli Amici della Domenica scremano i titoli, le candidature continuano ad arrivare e la lista dei possibili finalisti del Premio Strega, che quest’anno decreterà il vincitore il 7 luglio, si fa sempre più lunga. La prima dozzina, frutto delle segnalazioni iniziate lo scorso primo febbraio, è stata annunciata nei giorni scorsi, e vede già tre possibili palabili: Poco a me stesso (Marsilio) di Alessandro Zaccuri, proposto dalla già vincitrice dello Strega Helena Janeczek, che quest’anno ha lasciato il Direttivo per dedicarsi a un nuovo impegno professionale in Feltrinelli; Il cercatore di luce (Mondadori) di Carmine Abate, dedicato alla vita del pittore Giovanni Segantini, proposto da Alessandro Masi; e La verità su tutto(Mondadori) di Vanni Santoni, proposto da Edoardo Nesi.
Insieme a questi spiccano anche: Randagi di Marco Amerighi (Bollati Boringhieri), proposto da Silvia Ballestra; Solo una canzone di Roberto Livi (Marcos y Marcos), proposto da Filippo La Porta; Nessuna parola dice di noi di Gaia Manzini (Bompiani), proposto da Maria Ida Gaeta; Emersione di Benedetta Palmieri (Nutrimenti), proposto da Alberto Rollo; e America non torna più di Giulio Perrone (HarperCollins), proposto da Elisabetta Mondello, cui si aggiungono anche due titoli di Ponte alla Grazie – La vita adulta di Andrea Inglese e Stradario aggiornato di tutti i miei baci di Daniela Ranieri -, e due di La Nave di Teseo – Gli invernali di Luca Ricci e Il sangue della Montagna di Massimo Maugeri. La seconda dozzina del premio Strega, annunciata il 15 febbraio, fa arrivare i candidati a 24 e vede, tra le new entry, Spatriati(Einaudi) di Mario Desiati, presentato da Alessandro Piperno; La parte di Malvasia(La nave di Teseo) di Gilda Policastro, proposto da Romana Petri; e Nova di Fabio Bacà, che riporta Adelphi al Premio Strega a 33 anni dall’ultima volta.
A questi si aggiungono, tra gli altri: Antonio Pascale con La foglia di fico. Storia di alberi, donne, uomini (Einaudi), presentato da Francesco Piccolo; E poi saremo salvi di Alessandra Carati, (Mondadori), presentato da Andrea Vitali; Perché non sanno di Dario Buzzolan (Mondadori), presentato da Paolo Mieli; Giorgio Ghiotti, 28enne poeta e giornalista, con il suo Atti di un mancato addio (Hacca); Eduardo Savarese con È tardi! (Wojtek); Quando le belve arriveranno di Alfredo Palomba, già in lizza allo Strega 2020; Giuditta e il monsù di Costanza DiQuattro (Baldini+Castoldi), presentato da Franco Di Mare; e Lingua madre, di Maddalena Fingerle (Italo Svevo), presentato da Raffaele Manica. Fino al primo marzo, ogni giurato degli Amici della Domenica – la storica giuria del premio – avrà l’opportunità di segnalare, con il consenso dell’autore, un’opera di narrativa pubblicata tra il 1° marzo 2021 e il 28 febbraio 2022. Ogni opera potrà ricevere una sola segnalazione, che dovrà pervenire corredata da un breve giudizio critico. Alle proposte degli Amici potranno aggiungersi altre opere individuate dal Comitato direttivo presieduto da Melania Mazzucco, che avrà il compito di selezionare i dodici titoli ammessi a concorrere allo Strega. Dopo la dozzina, si passerà alla definizione della cinquina e, infine, alla proclamazione del vincitore del Premio Strega 2022 il prossimo 7 luglio.
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