L’attesissimo, annunciatissimo, ritorno di Boris, Le fate ignoranti in versione serie tv 20 anni dopo il film e The Good Mothers, progetto internazionale in cui la ‘ndrangheta è raccontata dal punto di vista delle donne. Sono le tre produzioni italiane originali Star, il nuovo brand di intrattenimento che debutterà il 23 febbraio sulla
piattaforma Disney +, portandosi dietro anche un sistema più rigido di parental control. Tra i titoli in streaming anche il thriller poliziesco Big Sky, Love, Victor, la serie spin-off di Tuo, Simon; la sitcom animata Solar Opposites; serie drama Helstrom (foto) e Godfather of Harlem.
«Voglio sorprendere il pubblico che ha già visto Le fate ignoranti – promette Ferzan Özpetek, che dirige quattro degli otto episodi da 60 minuti – Un episodio sarà girato a Istanbul, dove torno dopo tre anni. Quando nacque l’idea del film, il titolo fu bocciato dalla produzione: pensavano che non fosse adatto per le famiglie, invece poi è stato un trionfo proprio tra le famiglie. All’inizio sulla serie ero un po’ timoroso: oggi che un marito tradisca la moglie con un uomo non è più un tabù come vent’anni fa, perciò racconteremo soprattutto il tradimento di un mondo: lei scopre di non conoscere l’uomo che ha accanto».
Per ora, bocche cucite sul cast. Nella quarta stagione del cult Boris, confermata con clamore dall’attore Alberto Di Stasio qualche giorno fa, tornerà finalmente il divertentissimo dietro le quinte di una serie tv a basso budget, ma stavolta la troupe avrà a che fare con social, influencer e piattaforme streaming. Presentata ieri, durante il lancio di Star, con un video in cui Francesco Pannofino/René Ferretti risponde a mille telefonate sulle indiscrezioni – «Ma no, quel coglione ha detto una cazzata, non si farà» – la nuova stagione di Boris sarà scritta dallo stesso gruppo creativo originale, quindi Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, che dedicano la serie a Mattia Torre, terza mente del progetto, scomparso nel 2019.
Basato sul libro omonimo di Alex Perry, The Good Mothers è invece un crime che racconta la criminalità organizzata da un punto di vista particolare: quello di tre donne nate nei clan della ‘ndrangheta che hanno avuto il coraggio di rompere il silenzio e combattere contro le loro stesse famiglie grazie all’aiuto di una magistrata. Tre produzioni italiani che andranno nel tempo ad arricchire il catalogo Star, che nel primo anno presenterà oltre 400 film e 6mila episodi tv. Intanto, in meno di un anno dalla sua nascita, ha registrato 94,9 milioni di abbonati in tutto il mondo. Un risultato molto superiore alle previsioni.
Michela Greco, Leggo.it