Durante il suo concerto a Auckland, in Nuova Zelanda, il cantante è costretto a interrompere l’esibizione a causa di un calo di voce per via di una polmonite atipica: «Ho cantato e suonato con tutto il mio cuore, fino a quando la mia voce non ha retto più» spiega poche ore dopo su Instagram tra le lacrime
La grandezza di un artista sta nel riconoscere i propri limiti, fermarsi un attimo prima che la voce si spezzi per sempre. Una dote che Elton John dimostra di avere sul palco del Mount Smart Stadium di Auckland, in Nuova Zelanda, quando, nel bel mezzo di Daniel, a un certo punto si ferma. «Mi dispiace, mi dispiace così tanto» dice d’istinto al pubblico quando capisce di non avere più la forza di continuare il brano, sedicesimo nella scaletta della serata. «Non ho più voce» insiste mentre le lacrime gli rigano il volto e due addetti dello staff lo raggiungono per scortarlo fuori dal palco.
Una scena che commuove i presenti e che li spinge a un applauso liberatorio, a un abbraccio metaforico che spera di donare un po’ di conforto a Sir Elton John, che quello stesso 16 febbraio aveva chiarito prima dell’esibizione di essere affetto da una forma di polmonite atipica responsabile del calo della voce. Il dispiacere, però, è talmente forte da spingere l’artista a scrivere un lungo post sul suo profilo Instagram: «Voglio ringraziare tutti quelli che erano presenti stasera ad Auckland. Oggi stesso mi è stata diagnosticata una forma di polmonite atipica, ma ero determinato a regalarvi il miglior show umanamente possibile. Ho cantato e suonato con tutto il mio cuore, fino a quando la mia voce non ha retto più» spiega a cuore aperto John.
«Sono profondamente deluso, turbato e dispiaciuto. Ho dato tutto quello che ho potuto. Vi ringrazio per il vostro straordinario supporto e per tutto l’amore che mi avete dimostrato durante la performance di questa sera. Vi sono e sarò sempre eternamente grato». Il tour, come annunciato precedentemente, sarà l’ultimo della carriera di Elton John e lo porterà a esibirsi in più di trecento spettacoli in tutto il mondo. Uno stress non da poco, ma che darà la possibilità al cantante di salutare, dopo l’Oscar alla migliore canzone per Rocketman, il pubblico che non lo ha mai abbandonato in tutti questi anni.
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