Fedez e le affermazioni dopo la denuncia all’hater: “Ha chiesto scusa, ma ci deve mettere la faccia”

Fedez e le affermazioni dopo la denuncia all’hater: “Ha chiesto scusa, ma ci deve mettere la faccia”

Fedez non ha intenzione di fare passi indietro e, dopo aver denunciato l’hater che aveva pubblicato commenti minacciosi nei confronti di Leone, aggiorna i follower su come procede la vicenda. “Vi dico solo che è già venuto all’ovile con l’avvocato per chiedere scusa. Ma non ce la caviamo delle letterine di scuse, vogliamo che ci metti la faccia. E se non ce la vuoi mettere te la faccio mettere uguale” ha detto durante una diretta social, rivolgendo il dito medio alla telecamera. Durante una diretta social Fedez aggiorna i follower e, mentre in sottofondo si sente Chiara Ferragni che cerca di convincerlo a soprassedere, il rapper dice: “Ho proprio una cosa per lui” e sfodera il dito medio, confermando la sua intenzione a procedere con la battaglia legale: “Io le promesse le mantengo sempre”, dice con aria di sfida.

Cos’è successo a Fedez? Il figlio Leone minacciato di morte su X

Il piccolo Leone prima della partita Milan-Frosinone allo stadio San Siro di Milano ha fatto da mascotte a Theo Hernandez, difensore rossonero. il bambino, come si vede dai video condivisi da Fedez, era emozionato e agitato in campo. Anche la Lega di Serie A ha sottolineato la presenza in campo del figlio dei Ferragnez con un post su X dedicato a un “accompagnatore speciale”. Il post ha scatenato le critiche di molti utenti, ma è stato un altro scatto a suscitare commenti vergognosi e di conseguenza l’indignazione del padre. Un utente ha condiviso sul social un’immagine del bimbo e del calciatore con il commento: “Avete solo un proiettile, chi colpite”.

Fedez denuncia l’hater

La risposta di Fedez sui social era arrivata immediata: “Sono perfettamente cosciente del fatto che su Twitter ci sia questo giro di tifosi che si divertono a fare battute sul mio tumore al pancreas e ad augurarmi la morte. Continuate pure a farlo, perché onestamente non me ne frega un ca..o. Però nel momento in cui toccate i miei figli allora avete un problema, un problema bello grande. Ve ne accorgerete, non vi preoccupate. Poi posterò il nome di questa persona e di tutti quelli che hanno risposto che sparerebbero a mio figlio” annunciando che si sarebbe rivolto alla Polizia postale per individuare l’autore del post. E poi è passato dalle parole ai fatti. “Una promessa è una promessa”, aveva scritto mostrando la denuncia rivolta contro l’autore del post.

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