Uno spazzolino. È stata questa la prova che ha permesso a Paolo Mengoli, dopo vent’anni, di scoprire che non è il padre di quella che ha cresciuto come sua figlia. Il cantante poi ha chiesto – e ottenuto – il disconoscimento.
Aveva notato comportamenti strani da tempo. Un giorno, dopo il divorzio di Mengoli dalla moglie, la ragazza, ormai ventenne, gli dice: «“Tu non sei mio padre”, poi si è corretta, “Tu non sei un padre”».
Quella frase gli rimane in testa.
«Io l’ho vista nascere, veniva con me negli studi televisivi, era diventata la mascotte della Nazionale Cantanti. Non l’ho più vista dal 2008. Neanche sentita. Una volta, l’ho chiamata per sbaglio, ma poteva essere l’occasione per parlare, le ho detto che mi ero sbagliato e lei: sì, sì, ti sei sbagliato, ciao».
Mengoli è evidentemente scosso. Ha gli occhi lucidi. La ferita è ben viva.
«Nel 2007 c’è stata la morte del papà della madre, ho notato un viavai da casa, un bel giorno ricevo una telefonata di condoglianze. Non mi avevano detto nulla. Le ho fatto le condoglianze. Dopo un po’ ricevo una telefonata di mia figlia: “che non ti venga di venire al funerale, perché sei persona sgradita”».
Su consiglio della moglie attuale, avvocato, un giorno incontra la ragazza e prende le prove. In quell’incontro lei gli grida contro, dicendo di voler tornare a vivere nella loro casa, poi lo denuncia. Mengoli fa analizzare lo spazzolino.
«Ho fatto il test del DNA. Sono state chiamate entrambe e fare la prova del Dna, non si sono mai presentate. Ho fatto il disconoscimento della paternità perché non mi sentivo amato. Bastava una frase. Bastava che dicesse: anche se non sei mio padre, per me lo sei».
Crede che la moglie lo sapesse?, domanda Barbara D’Urso.
«Penso che lei lo sapesse da subito».
E la ragazza?
«Penso che alla figlia lo abbia detto subito dopo la richiesta di separazione».
Il dolore è forte.
«Perché me lo ha nascosto per vent’anni? Ero io che portavo avanti la famiglia. Ho vissuto una menzogna per vent’anni. Mi sono sentito anche truffato».
Mengoli non vede più la ragazza.
«Lo ha deciso lei. Oggi non la vorrei vedere. Mi ha denunciato due volte, senza motivo…. ».
Valeria Arnaldi, ilmattino.it