Melodie che sono state la “colonna sonora” della sua infanzia, insieme a tante canzoni legate dal filo rosso della fede. Andrea Bocelli torna in tempo per Natale con un nuovo disco ad alta intensità emotiva “Believe”, che vanta un inedito di Morricone e che sarà anche un evento streaming il 12 dicembre dal teatro Regio di Parma.
E intanto si racconta, tornando al tema della spiritualità vent’anni dopo uno dei suoi dischi cult, quell’ “Arie Sacre”, ancora oggi disco di classica più venduto di tutti tempi con 5 milioni in tutto il mondo. Una sequenza di titoli che “tratteggia un mélange coraggioso”, sottolinea il tenore toscano oggi sessantenne, che in questo lavoro ha incluso anche Amazing Grace, l’esibizione con la cantante e violinista americana Alison Krauss e due duetti con il mezzosoprano Cecilia Bartoli ( Pianissimo e I believe) nonché Gratia Plena, che è stata la canzone portante dei titoli di coda di Fatima il film di Marco Pontecorvo con la colonna originale del Maestro Paolo Buonvino. Accanto alle firme blasonate, in primis Ennio Morricone con “Inno sussurato” inedito del grande maestro che vede la luce con il testo di Pacifico, anche canzoni che appartengono invece alla tradizione popolare più semplice, per esempio “Mira il tuo popolo”. Perché il fil rouge che tiene insieme questo lavoro è in qualche modo un riferimento autobiografico. “Sono melodie che porto nel cuore – spiega Bocelli – che sono la colonna sonora dei miei ricordi di infanzia, che associo al volto di mia nonna e degli anziani di casa Bocelli, quando partecipavamo alle processioni sacre del mio paese natale”. Pubblicato da Sugar, coprodotto da due super big del settore come Steven Mercurio e Haydn Bendall, “Believe” è insomma una raccolta di canzoni intimiste e contemplative con una tracklist che è anche l’esito di una ricerca spirituale che ha coinvolto l’artista in questi anni, in un costante crescendo. E non manca una prova da compositore per Bocelli, che si esprime in una impostazione inedita di Ave Maria, appositamente pensata per questo disco. Una definizione, quella di compositore, nella quale il popolare tenore spiega comunque di non riconoscersi: “Sono un musicista e a volte mi vengono in mente melodie , con armonie essenzialmente complete – si schernisce- Musica che bussa alla porta e che io volentieri accolgo e poi libero mettendole nero su bianco”. Tra i tanti titoli, accanto a classici come Hallelujah e You never Walk Alone, tra i preferiti della famiglia Bocelli, anche “Fratello sole sorella luna” di Ritz Ortolani, celeberrimo brano dell’omonimo film di Franco Zeffirelli, e “Angele Dei” una composizione di Giacomo Puccini appena scoperta, che è stata arrangiata da Michael Kaye. Il compositore l’aveva scritta senza testo, Bocelli ha chiesto che fossero aggiunte le parole di una preghiera rivolta ad un angelo custode.
ANSA