Micaela Ramazzotti aggredisce verbalmente uno sconosciuto in un ristorante di Roma

Micaela Ramazzotti aggredisce verbalmente uno sconosciuto in un ristorante di Roma

In un locale di Roma, l’altro ieri sera, Micaela Ramazzotti ha un diverbio con uno cliente di un ristorante

La notizia viene riportata da Dagospia e racconta di un fatto accaduto l’altro ieri sera in un ristornate della Capitale a Micaela Ramazzotti.L’attrice ed ex moglie di Paolo Virzì, già pizzicata insieme ad un nuovo interesse amoroso, ha aggredito verbalmente un illustre sconosciuto mentre era a cena con un’amica.

Un vero e proprio imbarazzo, secondo i clienti del locale e il diretto interessato. “Ci conosciamo?” ha intimato Micaela Ramazzotti verso il signore seduto al tavolo accanto al suo. “No, veramente stavo per sedermi” replica lo sconosciuto, visibilmente sconvolto dalle parole dell’attrice. “Ho visto che mi guardava con una certa insistenza” continua la Ramazzotti, alzando il tono di voce costringendo gli ospiti del ristorante ad aguzzare le orecchie. Passato il momento, la Ramazzotti e l’amica, hanno continuato a cenare e a parlare sotto voce, convinte che entrambe potessero essere spiate.

Pagato il conto e dopo aver scattato qualche selfie, l’attrice è uscita dal locale senza però dimenticare di lanciare una frecciatina all’illustre sconosciuto. “Ma assumere un bodyguard è una cattiva idea?” chiede, volgendo lo sguardo alla sua amica. Un altro signore seduto ad un tavolo lì vicino, come se si sentisse tirato in causa ha affermato: “Micaela, ma stai tranquilla”. Per tutta il resto della serata, una volta che l’attrice ha lascito il locale, i clienti si sono divertiti a prendere in giro la Ramazzotti facendo eco a quanto accaduto sotto i loro occhi.

La Ramazzotti soffre di manie di persecuzione, oppure sta affrontando un periodo difficile e sta affogando nelle paranoie? Sta di fatto che, molti fan, hanno riscontrato un cambiamento nei comportamenti dell’attrice già quando ha sfilato sul red carpert del Festival del cinema di Roma.

Carlo Lanna, il Giornale

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