Lo scherzo di Alessandro Travaglio al papà Marco Travaglio, andato in onda nella trasmissione tv delle Iene su Italia Uno, è di certo uno dei migliori e meglio riusciti della storia. Il rapper intransigente che chiede di poter entrare nella casa del Grande Fratello Vip, e il padre, integerrimo, che vede in Mediaset il nemico numero uno.
Ma quello, appunto, era solo uno scherzo. Chissà, invece, cosa avrà pensato Marco Travaglio, direttore del Fatto quotidiano, quando pochi giorni fa è stato informato che il critico televisivo del suo giornale, Domenico Naso, si dimetteva per andare a lavorare nella squadra produttiva di Amici, il programma di Maria De Filippi, uno dei brand di punta del Biscione (e anche di Real Time di Discovery).
Naturalmente la scelta di Naso è del tutto legittima, si tratta di una crescita personale ed economica per un giornalista di 37 anni, professionista da 12.
Tuttavia fa specie che proprio una delle firme del Fatto quotidiano che più si è occupata di Mediaset negli ultimi anni, soprattutto sull’edizione online guidata da Peter Gomez, passi al nemico.
Insomma, con Naso il Travaglio-pensiero non ha funzionato molto. Ecco, infatti, l’opinione che il direttore del Fatto quotidiano ha di Mediaset, nel dialogo col figlio durante lo scherzo delle Iene: «Il GF è una trasmissione di sfigati, un programma osceno, emette puzza anche dal video. Io non esisto per Mediaset, sono programmi diseducativi e orrendi. Hanno cercato di uccidermi per 20 anni di seguito e io vado a casa loro? Tu non hai idea di quello che io sento nei loro confronti, è gente che ha cercato di rovinarmi. Io li schifo, io gli sputo in faccia, io se li incontro per strada li stiro con la macchina, sono gentaglia, sono personaggi orrendi, sono la feccia dell’Italia, sono quelli che stanno rincoglionendo milioni di persone. La sola idea di essere avvicinato a loro mi fa venire il vomito. Hanno cercato di rovinarmi la vita, la carriera, di stroncarmi la carriera, mi hanno denunciato, hanno cercato di rovinare la nostra famiglia, mi sono fatto 40 cause contro Fininvest e Mediaset. In tutti i giornali dove lavoravo, loro cercavano di farmi far fuori dai direttori dei giornali perché non gli davano più la pubblicità. Loro sono il mio nemico numero uno».
Claudio Plazzotta, ItaliaOggi