Da alcuni giorni circolano voci secondo cui Paul McCartney potrebbe esibirsi durante la cerimonia di riapertura della Cattedrale di Notre-Dame a Parigi il 7 dicembre. L’ex Beatles terrà due concerti all’Arena La Défense della capitale francese il 4 e 5 dicembre; il concerto successivo sarà a Madrid il 9 dicembre. Ciò lascia una finestra nel suo programma che gli permetterebbe di essere a Parigi il 7 dicembre. Tuttavia, nessuno del suo entourage ha voluto confermare o negare la sua partecipazione, secondo il quotidiano ‘Le Figaro’: hanno detto solo che il musicista visiterà il monumento durante il suo soggiorno a Parigi.
L’evento del 7 dicembre segnerà la riapertura della cattedrale, devastata dall’incendio del 2019 e chiusa da allora. L’intenzione è di creare un momento popolare, politico e spirituale. Una celebrazione che riunisca tutte le componenti di una cattedrale che è sia proprietà dello Stato che luogo di culto. Oltre alla presenza prevista del presidente della Repubblica Emmanuel Macron, ci saranno capi di Stato, mecenati delle arti e rappresentanti di coloro che hanno dedicato cinque anni al restauro. La giornata si concluderà con una cerimonia pubblica, trasmessa su ampi schermi. “Non sarà un grande concerto, ma una serata di testimonianze, musica, danza e letture di testi importanti”, ha spiegato la Diocesi di Parigi.
Anche se si percepisce un effetto “cerimonia olimpica”, non si tratta di un grande spettacolo. Una collaborazione con France Télévision dimostra che sia l’Eliseo che la Diocesi vogliono attribuire un tocco speciale a questa serata, per la quale i giornalisti di tutto il mondo vogliono accreditarsi. L’agenzia Publicis è stata incaricata di dare un tono distintivo all’evento. Maurice Levy, presidente onorario dell’agenzia, ha anche offerto una sponsorizzazione di competenze, come riporta “Le Figaro”. “Pensiamo ai grandi artisti e questi vengono da noi”, ha affermato la Diocesi di Parigi. “E’ importante per noi che questi artisti dimostrino interesse per Notre-Dame e che la loro presenza sia significativa in quel momento. In ogni caso, non ci sarà alcun compenso”.
Il nome di Paul McCartney non è l’unico su cui si è speculato per la cerimonia. Prima dell’estate si parlava della possibile presenza di Bono, cantante del gruppo irlandese U2, nato da padre cattolico e madre anglicana, che era stato “prenotato” per la serata di dicembre.