Ciro Ippolito è stato recentemente onorato al Sitges Film Festival, il rinomato Festival Internacional de Cinema Fantàstic de Catalunya, con una proiezione speciale del suo film cult del 1980, Alien 2 – Sulla Terra. Questo evento celebra un’opera che, sebbene concepita come falso seguito del celebre “Alien” di Ridley Scott, ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema di genere sia italiano che internazionale, diventando negli anni un vero cult.
Alien 2 – Sulla Terra rappresenta un perfetto esempio di come il cinema italiano degli anni Settanta e Ottanta riuscisse a sfruttare il successo delle grandi produzioni americane, con pochi mezzi ma molte idee. Ispirato da Zombi 2 di Lucio Fulci, Ippolito decise anch’egli di tentare la carta del sequel apocrifo.
Ambientato nelle Grotte di Castellana e realizzato con un budget ridotto, Alien 2 è un’opera che ha superato la prova del tempo. Il film fu realizzato in condizioni di produzione avventurose, quasi improvvisate. Ippolito, sotto lo pseudonimo di Sam Cromwell, si avvalse di metodi creativi per gli effetti speciali, suggeriti dal grande Mario Bava, includendo l’uso di trippa e interiora di animali.
Di questo film raccontiamo pochissimo, perché bisogna vederlo. Niente trama e altre curiosità, diciamo solo che il pubblico catalano è impazzito per la genialità di Ippolito, che ha ricordato la forza dell’artigianato nel cinema. Al di là del titolo che richiama il classico hollywoodiano, il film è un’opera originale, frutto di un ingegno che non si sottomette al potere schiacciante dei giganti d’oltreoceano. Ancora una volta, c’è un nuovo Davide pronto a sfidare il temibile Golia, e il pubblico lo apprezza.