L’opera può essere vista solo con “il cuore”
Dopo aver diviso l’opinione pubblica con la vendita per 15mila euro della scultura invisibile “Io sono”, Salvatore Garau torna a far parlare di sé.
La nuova opera immateriale “Davanti a te” dell’artista italiano è stata aggiudicata martedì 12 ottobre per la cifra record di 27.120 euro durante l’asta 4-U news, il consueto format dedicato all’arte contemporanea da parte di Art-Rite, auction house di Milano.
La scultura invisibile
“Davanti a te”, come indicato nel certificato di autenticità firmato dall’artista, deve essere collocata in uno spazio libero da qualsiasi ingombro (dimensioni circa 200×200 cm): stimata in partenza 12/16mila euro ha quasi raddoppiato il suo valore, lasciando nelle mani dell’acquirente – come in occasione della vendita della precedente scultura “Io sono” – il solo certificato di garanzia che testimonia l’archiviazione dell’opera e che rappresenta l’unico elemento tangibile.
“Questa nuova scultura è per me la più enigmatica e, lo ammetto, inquietante” – spiega Salvatore Garau – “La pittura non mi è più sufficiente, da sola, a descrivere ciò che sta accadendo intorno a noi nell’intero pianeta. Oggi la “materia” immateriale delle mie sculture, per me, ha il potere di evocare, come nessun’altra, le paure che invadono la nostra esistenza e condizionano il nostro futuro. L’assenza, più della presenza, enfatizza i nostri drammi ed è la protagonista assoluta dei nostri tempi”.
Salvatore Garau
Artista che vive e lavora tra Milano e la Sardegna, Salvatore Garau da oltre quarant’anni è scultore e pittore iper-visibile che ha esposto in tutto il mondo. Rispetto alle tele, spesso di grandissime dimensioni, e alle immense sculture in ferro battuto alte anche dodici metri, le opere immateriali fanno da contraltare: “Davanti a te” è una scultura che non ha necessità di mostrarsi (oggi troppo è mostrato) ma sa di esistere veramente. Forse davanti a te c’è la tua coscienza, la forma del tuo essere carne e ossa, ci sono le riflessioni del tuo spirito che mirano al bello? Oppure c’è qualcosa o qualcun altro che probabilmente sa tutto di te, ti controlla e ti condiziona?”
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