(di Donato Moscati) Sabato sera il nuovo “Celebration” su Raiuno ha ottenuto un misero 11,7% strapazzato da Canale5 al 26,7%, lo show condotto da Neri Marcorè e Serena Rossi è sicuramente un programma difficile per il pubblico del sabato sera di Raiuno.
Anche ieri per la rete ammiraglia della Rai è stata una giornataccia. Il programma di Fabio è sprofondato al 14,9% nella prima parte e al 14,1% durante il Tavolo. Non è andata meglio per il debutto delle sorelle Parodi alla guida della nuova “Domenica In”, un misero 12.3%.
Ascolti deludenti anche per il daytime dove, ad esempio, “La vita in diretta” con una nuova coppia (confermato Liorni, sostituita la Parodi da Francesca Fialdini), nuovi autori e il nuovo responsabile Andrea Vianello non va oltre il 14% quando va bene, battuto quotidianamente da Barbara D’Urso e il suo salotto.
I problemi di Raiuno, ma della Rai in generale, credo siano due.
Il primo è la discontinuità. Non si fa in tempo ad avere la linea editoriale di un direttore di rete che già ne subentra uno nuovo. Andrea Fabiano è durato un anno e otto mesi, adesso toccherà ad Angelo Teodoli risollevare le sorti della rete e chissà se continuerà sulla strada “innovativa” del suo precedessore.
Il secondo è che Mamma Rai ha dimenticato il nazionalpopolare, visto con disgusto dai soloni della tv. Tutto deve essere di qualità anche quello che di qualità non è. Il pop non è necessariamente cattivo gusto, si può mischiare con bellezza e trasversalità, ma questa Rai pare non lo capisca o forse si è solo dimenticata come si fa. Non bastano le serate evento a tenere le redini di una stagione.
Questa Rai soffre di ansia da prestazione da servizio pubblico.