(Tiziano Rapanà) Il debutto delle sorelle Parodi a Domenica In non si può certo considerare un successo. Pensate, il programma ha conquistato soltanto 1.706.000 di telespettatori (con lo share del 12.31%). Per carità, l’insuccesso della prima puntata conta poco, perché per capire l’efficacia del nuovo corso di Domenica In bisogna aspettare perlomeno dicembre. Tuttavia il misero risultato del prologo fa capire che al pubblico di questa rivoluzione domenicale non gliene importa nulla. E preferisce dunque guardare Barbara D’Urso e il suo consueto circo tv. La D’Urso, a dire il vero, l’ho preferita anch’io a Domenica In. Quantomeno con Domenica Live mi son divertito a guardare la rissa tra Simona Izzo e Predolin, l’intervista a Piero Chiambretti e tutti i momenti dedicati al gossip e alle frivolezze. La Domenica In delle Parodi – che ho visto interamente stamattina su Rai Play – mi ha, invece, annoiato e avvilito e mi ha portato a pensare con nostalgia alle felici edizioni dei primi anni duemila della trasmissione (quelle con Mara Venier e le sorelle Lecciso).
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