Dal 22 settembre torna al cinema il film che ha incassato di più nella storia, proposto in una nuova versione in altissima definizione. A dicembre, il primo degli altri quattro capitoli della saga
La storia dell’ex-marine Jake Sully che, in missione sul pianeta Pandora, si trova a voler proteggere il suo mondo magico, alla sua uscita nelle sale aveva appassionato il mondo e, tra pochi giorni tornerà a farlo in una nuova veste.
“Avatar” sarà infatti proiettato in 3 versioni (2D, 3D e 4k HDR) a partire dal 22 settembre e anticipa l’uscita dell’atteso sequel, prevista per il 14 dicembre.
La spettacolare pellicola vincitrice di tre premi Oscar rivoluzionò l’arte cinematografica grazie alla tecnologia 3D. “Il film è stato scritto per il grande schermo in 3D – ricorda il regista, James Cameron, nella presentazione alla stampa – e ora lo abbiamo rimasterizzato in 4K, in alta gamma dinamica e in alcune sezioni del film a 48 fotogrammi al secondo. È più bello di quanto non sia mai stato”. L’idea di riportare in sala il primo film nasce dal desiderio del regista di far vivere a una nuova generazione l’emozione di poter vedere Avatar al massimo del suo splendore. Cameron punta alle nuove generazioni di cinefili: “Chiunque abbia meno di 22 anni ed è diventato fan del film, lo ha scoperto fuori dai cinema ed averlo guardato così è come non averlo visto2.
Negli ultimi anni il cineasta canadese si è dedicato a tempo pieno alla realizzazione dei nuovi capitoli della saga, che saranno quattro ed il primo: “Avatar: La Via dell’Acqua” è ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo film.
Nel cast (tra molti protagonisti del primo capitolo e varie new entry) ci sono: Zoe Saldana, Sam Worthington, Sigourney Weaver, Stephen Lang, CCH Pounder, Edie Falco e Kate Winslet.
“E’ stata una sorta di Odissea, girare e fare la motion capture sia per il secondo film, che ora è finalmente pronto, sia per il terzo e la prima parte del quarto. Come sapete questa è una saga che va a estendersi” aveva spiegato Cameron giorni fa alla D23 Expo (la convention organizzata dalla Disney per presentare tutti i nuovi progetti). “Ogni film trova il suo valore grazie alle persone che lo interpretano e tutti gli attori qui hanno il portato il cuore e l’anima nel realizzarlo”, aggiunge il cineasta sull’incontro con la stampa in streaming sulla re-release del primo Avatar.
“Gli spettatori rispondono alle emozioni che gli comunicano i personaggi, ma in questo caso si sono ritrovati anche nelle storie di persone blu alte oltre due metri e mezzo e con occhi molto grandi… Credo che molti abbiano amato Avatar perché quel mondo ci ha portato fuori dai nostri discorsi politici, dai problemi quotidiani, dal nostro caos, per entrare in un altro universo, dove certo, c’è anche il conflitto, ma dove tutto è filtrato dalla lente della scienza e della fantascienza“. Per questo “qualunque sia la cultura a cui si appartiene, da quella cinese a quella nordamericana, ti immergi nel racconto. Le persone ritrovano l’universalità delle loro vite in questo mondo”. Poi Avatar affascina perché “ci porta su un pianeta dove trionfa la natura, mentre nel nostro mondo ne siamo sempre più lontani. Un’assenza che ha degli effetti negativi su tutti noi“.