Aperta un’inchiesta per il concerto di Salmo: le reazioni dei colleghi

Aperta un’inchiesta per il concerto di Salmo: le reazioni dei colleghi

Da Fedez ad Alessandra Amoroso: gli artisti ‘cantano’ il loro dissenso (e non solo)

Il live gratuito di Salmo è diventato un caso nazionale, tanto da finire sul tavolo della Procura di Tempio Pausania che ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti.

Il rapper sardo, lo scorso venerdì, ha organizzato un concerto gratuito a Olbia per aiutare le località colpite dagli incendi, che hanno distrutto alcune zona della Sardegna. La violazione delle normative anti-Covid – come le migliaia di persone assembrate e senza mascherina – è in queste ore al centro del dibattito pubblico.

Sulla vicenda sono ‘scesi in campo’ anche molti artisti che hanno puntato il dito non solo contro Salmo ma anche contro il Comune di Olbia e la Regione Sardegna. Le amministrazioni, però, si sono dissociate dichiarando di non aver rilasciato alcuna autorizzazione al rapper. 

Ieri non c’è stata nessuna raccolta fondi, ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna. Ad agosto il centro di Olbia è sempre affollato esattamente come le spiagge. Gli assembramenti creati dalla finale degli Europei andavano bene, il mio concerto gratuito no. Ora avete una persona con cui prendervela. Non definitevi artisti se poi non avete le pa**e di infrangere le regole“, ha scritto Salmo sui social a seguito della polemica.

Il concerto di Salmo a Olbia, le reazioni degli artisti

Sono tanti gli artisti, colleghi e non, che hanno detto la loro sui social in merito al concerto gratuito di Salmo. Primo fra tutti Fedez.

Potevo andare a farmi la vacanza come Fedez invece sono sceso per strada e ho detto la mia. Se avessi voluto seguire le regole non avrei fatto l’artista!“, ha scritto Salmo sui social.

La replica di Fedez non è tardata ad arrivare. “Caro Salmo, ho cercato di coinvolgerti in alcuni progetti benefici. Uno a sostegno della categoria dei lavoratori dello spettacolo. Scena Unita ha aiutato migliaia di lavoratori tra cui, in Sardegna, il festival di Abbabula di Sassari che per il concerto di Ariete ha lasciato fuori 1200 persone nel rispetto delle regole e per permettere alla Sardegna di ripartire in sicurezza. E al progetto Scena Unita hanno aderito tutto gli artisti di Machete tranne te“, ha scritto Fedez. “Qualche settimana fa mi hai scritto per avere un parere su cosa fare per aiutare la Sardegna, ti ho risposto immediatamente – ha proseguito –  mettendomi a disposizione e ho cercato di coinvolgerti in un progetto comune ma sto ancora aspettando una tua risposta”. Il rapper milanese ha poi concluso: “Che senso ha fare un concerto e mettere a rischio persone, un intero settore e una regione in difficoltà? Cosa volevi dimostrare? Io non so che accordi tu abbia preso con il sindaco di Olbia e sinceramente non voglio saperlo, ma il fatto che tu sia riuscito a montare un palco alla luce del sole mi fa pensare che più che infrangere le regole tu sia andato a braccetto con le istituzioni malate che te lo hanno permesso”.

Sull’argomento sono intervenuti anche Alessandra AmorosoGhaliShadeFrancesco De Gregori e la conduttrice tv e radio Andrea Delogu. “Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole. Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate. A che serve allora il green pass ? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo? Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica ‘leggera’ e per il nostro pubblico“, ha scritto in un post Francesco De Gregori.

Era un concerto senza senso. Per il tuo ego non per andare contro le regole. Poi delle regole per la salute pubblica, per evitare contagi, per non rischiare di dover richiudere. Il tuo nemico chi è? L’infermiere che sta nel reparto rianimazione a cercare di capire come salvare chi è intubato o chi ha a casa persone fragili che rischiano il contagio fino a che l’immunità di gregge non si è raggiunta? Potevi farti una vacanza e aiutare la tua regione senza volerti sentire uno “contro” perché di gente “contro” in sta situazione di merda non ne abbiamo più bisogno! E per chiudere, se un tuo collega ha fatto tanto non solo per aiutare creando posti letto ma anche per il tuo settore, sarebbe il caso di dire “bravo” o glissare se proprio non te la senti“, ha scritto Andrea Delogu sotto il post di Salmo.

Anche i colleghi Gemitaiz e Orang3 (le parole di quest’ultimo sono state ricondivise anche da Gaia nonché sua fidanzata da molti mesi) hanno espresso la loro opinione sui social.

Diregiovani.it

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