La cantante presenta a Tgcom24 il suo primo singolo inedito “Lovenight” e si racconta tra passato e futuro
In questi anni Paola Iezzi ha indagato e metabolizzato la “separazione” dalla sorella Chiara, e dopo la tentazione di gettare la spugna, rieccola di nuovo con il microfono in mano e il primo singolo inedito, scritto da lei. Si è presa il suo tempo e tra Dj Set, viaggi in giro per il mondo e frequentazioni internazionali presenta “Lovenight”, che vanta la produzione di Steve Anderson (lo stesso di Kylie Minogue). “Oggi mi sento rinata”, racconta a Tgcom24.
Paola, è il primo inedito dopo tempo, perché hai aspettato così tanto?
E’ stato il tempo fisiologico per assorbire la botta della divisione da mia sorella. Per vent’anni abbiamo lavorato facendo tutto insieme, credo che per chiunque sarebbe stato un colpo grosso. Lo paragono sempre alla fine del matrimonio. In noi sopravvive l’amore perché siamo sorelle, però è chiaro che il distacco è doloroso, lungo, va elaborato. Quindi mi sono presa il mio tempo.
In un momento discografico in cui va tutto così veloce, tu sei controcorrente…
A volte le persone vorrebbero fare delle cose anche prima. Io ho sempre scritto la mia musica, di quello che ho visto e vissuto. Per scrivere è necessario essere dentro alla vita. E non ero pronta prima di quest’anno.
Il brano come è nato?
A Londra ho incontrato per caso, tramite amici comuni, Steve Anderson, collaboratore storico della Minogue. Lo conoscevo di fama. Abbiamo parlato un sacco e ci siamo trovati su molte cose. Così abbiamo iniziato a scriverci delle cose, per avere uno scambio di opinioni con la promessa di fare delle cose insieme. Tutto si è incastrato. Un giorno mi ha proposto la melodia. Moderna e internazionale, un mood che richiama agli anni 80. Io ho lavorato al testo.
Quando l’hai scritto?
Una mattina, dopo una notte brava con gli amici. Non avevo voglia di rientrare a casa, ero un po’ dispiaciuta e angosciata da una serie di pensieri. Ho cominciato a buttare giù il testo e in poco tempo era già pronto, perfetto. Sono riuscita a trasmettere le mie emozioni. Ero in un momento di sconforto ma mi è venuta una sorta di eccitazione che poi ha fatto approdare il ritornello. Una sorta di liberazione dall’oppressione, che ti spinge a pensare che forse vuoi mollare tutto. Il pezzo comincia con ‘io me ne andrei’…
Ma sei rimasta…
Succede sempre qualcosa e nel mio caso è successo quella mattina. La lovenight è un momento in cui tutto si riaccende, è la voglia di riscatto, di rialzarsi, di dire delle cose, di gridare che il percorso non è finito. Ho capito che avevo voglia di tornare.
C’è stato un tam tam sui social, con molti personaggi famosi che ti hanno sostenuto: da Miriam Leone a Max Pezzali…
E’ stata una cosa bellissima, nata dalle amicizie private, stima e affetto reciproco. Con alcuni come Max mi sento spesso, la pensiamo alla stessa maniera su tante cose.
Sei sempre stata attenta al look, come ti vedremo?
Il costume va di pari passo con la musica… Se schiaccio l’occhiolino agli anni 80 il look deve essere quello. Sperimento molto, forse troppo. Arrivo dalla cultura degli anni 70 e 80. Partecipo alla costruzione di tutto… Per me il vestito è l’espressione di quello che sei. Se ti metti una determinata maglietta te la metti perché il tuo animo te lo suggerisce. Mi innervosisce quando vedo un artista che non cura la cover di un disco. Per me è un concetto.
Sei un’artista libera, quali sono le difficoltà?
Il mio è un progetto piccolo, senza grandi nomi alle spalle, ho investito tutto sull’onestà e la verità. Non ho nessuno dietro che mi sponsorizza e mi spinge. Se non le persone che credono in me. E che tengono duro insieme a me. Faccio musica perché amo fare questo lavoro, con passione e dedizione. Se sei animato dalla passione vai avanti. A volte i risultati arrivano, altre no…
Su Spotify il tuo singolo sta andando bene…
La cosa che mi piace di più è che è tutto spontaneo. Alla gente sta piacendo la canzone. E’ come un tam tam, con migliaia di visualizzazioni, senza che nessuno sponsorizzi questo progetto… Ce l’ha sta facendo con le sue gambe.
Tgcom24