(di Tiziano Rapanà) Vorrei tanto conoscere il momento esatto della venuta al mondo del bluff. Quando lui dice a lei: “Sei il senso di ogni mio respiro, sei la padrona del battito del mio cuore”. In quel momento, vorrei esserci per capire se lei intuisce la sòla o strabiliata guarda un punto fisso nel vuoto per dire a sé stessa: “È lui!”. Esiste un attimo, un microsecondo, dove l’istinto ti indica la via suprema. E si procede o non si tiene conto dell’irriducibilità dell’arrivante, tanto cara a Lévinas? I film d’amore non lo raccontano mai e si procede di seduzione in seduzione (amorosa, sensuale, politica, ideologica, culturale – la peggiore tra tutte: perché i non belli fanno di tutto pur di raggiungere l’obiettivo, anche a rischio di fare i felloni con la storia e la filosofia -). L’estate si ripropone sempre con il solito ventaglio di illusioni ed è sempre un flirt senza nulla a pretendere, tra sguardi allusivi di notti barbariche senza sonno. Oggi piove ed è bellissimo, per quelli come me che odiano sudare. Ma i raggi del sole, spietatamente, domineranno questi tre mesi con la stessa ferocia dei cattivi che impressionano la folla nei peggiori film d’azione di quarta categoria. L’estate regala alla tv migliaia di repliche di vecchi film o peggio ancora film nuovi che non vedresti nemmeno sotto tortura. E si ama comunque e l’ombrello della gentile speranza ti ripara sempre dai malamente dell’invidia: il lieto fine c’è e si ripresenta con il sorriso delle cose ovvie. Mai una volta che vada male, l’anima è sempre gemella e magari fosse dannata. L’altra metà della mela non è mai bacata. E allora voi, che per noia restate davanti alla tv, rifiutate la frutta perfetta e incontaminata dei film brillantati e artificiosi. Niente film d’amore per l’estate, nemmeno il sogno di un amore ultra romantico vi dovete concedere. Non gliela dovete dare vinta. Curiosate la vostra alterità ad elettrodomestico spento: può essere interessante.