Fabio Fazio il 23 maggio su Rai1 con l’orazione civile per ‘Falcone e Borsellino’

Fabio Fazio il 23 maggio su Rai1 con l’orazione civile per ‘Falcone e Borsellino’

Il 23 maggio e il 19 luglio del 1992 sono due date indissolubilmente legate. Così come lo sono state le vite, le sorti e i nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A 25 anni di distanza dagli attentati di Capaci e di via D’Amelio, Rai1 trasmetterà in diretta da Palermo, ‘Falcone e Borsellino’, un’orazione civile che vuole onorare il ricordo dei due grandi magistrati e delle loro scorte che insieme a loro persero la vita. A metà fra la narrazione, la scrittura teatrale e il racconto di cronaca in una forma quasi documentaristica, la trasmissione sarà condotta da Fabio Fazio, Pif e Roberto Saviano proprio da via D’Amelio.
Per l’occasione sono attesi un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presenza del Presidente del Senato Piero Grasso. Fra gli altri saranno presenti oltre a Pif e a Roberto Saviano, Raul Bova, Don Luigi Ciotti, Carmen Consoli, Pierfrancesco Favino, Beppe Fiorello, Fiorella Mannoia, Ottavia Piccolo, Nicola Piovani, Michele Placido, Vittoria Puccini, Isabella Ragonese, Giuliano Sangiorgi, gli Avion Travel, Luca Zingaretti.
“Il sacrificio dei due magistrati e delle loro scorte non è solo quello di persone che credono nello Stato, ma di chi pensa che con quel senso del dovere e della legalità si possa costruire un mondo migliore – spiega Fabio Fazio – quella ferita è ancora aperta in una Sicilia cambiata moltissimo. Palermo, che ringrazio moltissimo per l’accoglienza, sarà una sorta di capitale d’Italia per una sera, una città tutta accesa: la presenza di testimoni e sopravvissuti e la partecipazione degli artisti che hanno voluto esserci sono il simbolo della gratitudine sincera di tutti noi verso questi uomini e donne che sacrificandosi hanno espresso dignità, senso del dovere e la speranza in un mondo migliore. Ci rivolgeremo a tutti – prosegue Fabio Fazio – ma soprattutto ai più giovani e a coloro che in quel tragico 1992 ancora non erano nati perché tutti debbono sapere. Il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e quello delle loro scorte, raccontano del sacrificio di tutte le vittime di mafia intorno al cui ricordo ci ritroveremo martedì 23 maggio alle 20.30 su Rai1″.
Il racconto, “certamente emotivo ma anche il più oggettivo possibile”, non seguirà un ordine cronologico: le due storie si intrecceranno come i sentimenti di chi pensa ai due magistrati e alle scorte: i loro nomi sono inscindibili come sono inscindibili i sentimenti di chi li ricorda. Per questo la storia partirà da Via d’Amelio e finirà a Capaci, per ribaltare le due date e arrivare a un finale che vuole dare il segno della speranza.
Dopo 25 anni, il pubblico si ritroverà per rivivere uno dei momenti più drammatici della nostra democrazia e per riscoprire l’alto senso dello Stato, il coraggio e l’incredibile integrità morale e intellettuale di due fra i principali protagonisti della lotta contro la mafia. La trasmissione racconterà la loro forza d’animo, la loro abnegazione e anche la disperata solitudine nella quale si sono trovati. Per farlo si affiderà anchealla memoria dei luoghi di ‘Falcone e Borsellino’ con numerosi collegamenti in diretta. Sui vedranno così il Palazzo di Giustizia, l’Aula Bunker, la biblioteca di Casa Professa, gli scogli dell’Addaura e la spiaggia di Mondello. La Questura, l’ufficio di Falcone, quello di Borsellino, la piscina comunale, via Notarbartolo e l’albero di Falcone per terminare poi proprio a Capaci, sul luogo esatto dell’attentato dove saranno i familiari delle vittime all’interno del nuovo giardino IV° Savona 15.
Sarà possibile seguire la trasmissione su alcuni schermi presenti in via Notarbartolo e sul piazzale antistante al Palazzo di Giustizia a Palermo, nonché a Capaci. Il programma è stato scritto da Fabio Fazio con Francesco Piccolo, Claudia Carusi, Arnaldo Greco e Veronica Oliva, e si avvale della consulenza di Francesco La Licata. La regia è di Stefano Vicario, le scene sono di Marco Calzavara.

Adnkronos

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