«Non si può stare zitti e buoni in attesa. Vero che la salute viene prima di tutto, ma dopo un anno il confine diventa più confuso: in queste condizioni il lavoro è salute e dignità». Daniele Silvestri, cantautore che ha spesso schierato le sue canzoni, offre il suo sostegno fisico («Ci sarò di persona») a Bauli in piazza, la manifestazione dei lavoratori della cultura e dell’intrattenimento di sabato 17.
La ripartenza del calcio con l’esperimento degli europei (4 partite all’Olimpico di Roma con capienza risotta al 25%) fa ben sperare o fa arrabbiare?
«Sono felice per il calcio. Non capisco però se dietro la velocità di questa decisione ci siano solo fattori economici».
Nei giorni scorsi aveva criticato il ministro Franceschini parlando di situazione ridicola.
«Mi riferivo all’impasse che stiamo attraversando. È doloroso vedere che non ci siano risultati relativi al nostro settore, che siano sperimentazioni sulla ripartenza degli eventi o misure di tutela economica per i lavoratori».
Il ministro chiede parità con lo sport. Meglio?
«Dimostra di esserci e di voler cogliere la palla al balzo. Però sa anche che Bauli in piazza ha messo sul tavolo proposte concrete sia per i protocolli di ripartenza che per le misure emergenziali».
Si va verso un’estate con eventi all’aperto per 1000 persone. Va bene?
«Non faccio disquisizione sui numeri anche se la differenza con quelli dello stadio balza all’occhio. Però troverei più logico ragionare non su un tetto valido per tutti gli spazi, ma con percentuali sulla capienza normale».
La scorsa estate, per rispettare il tetto dei 1000, lei fece concerti autoriducendosi il compenso…
«Senza dare addosso a chi non l’ha fatto, sono orgoglioso di aver seguito l’idea di un promoter come Barbaro, una scelta politica che ha permesso a molte persone di lavorare. Quello che mi fa rodere è che si è dimostrato con i numeri che la scorsa estate in tutti i concerti c’è stato un solo caso di contagio su 350 mila spettatori. In base a quell’esperienza si sarebbe dovuto lavorare per fare eventi al chiuso in autunno».
E la sua estate 2022?
«Divisa tra l’avventura del nuovo studio creato con la Magical Mystery Band e qualche concerto in location particolari».
Andrea Laffranchi, corriere.it