Stasera, in prima serata su Italia 1, nuovo appuntamento con “Le Iene”. Conducono lo show Alessia Marcuzzi e Nicola Savino, con le voci irriverenti de la Gialappa’s Band.
Un nuovo servizio di Antonino Monteleone e Riccardo Festinese sulla vicenda di Alex Schwazer, il marciatore italiano, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, appena assolto dalle accuse di doping del 2016, con una storia che ha fatto il giro nel mondo. Trovato positivo nel 2012, aveva confessato. Oggi, in merito invece alle accuse del 2016, si dichiara vittima di un complotto. Partendo dalle dichiarazioni del campione e da quelle del suo allenatore Sandro Donati, l’inviato della trasmissione analizzerà i fatti invitando il mondo dello sport ad ammettere Schwazer alle prossime Olimpiadi di Tokyo.
Tommaso Zorzi, vincitore dell’ultima edizione del Grande Fratello VIP nonché opinionista della nuova edizione de L’Isola dei Famosi, si è trovato improvvisamente a dover fare i conti con una finta denuncia da 1 milione di euro e il rischio di poter finire in carcere per due anni. La Iena Sebastian Gazzarrini ha organizzato questo attesissimo scherzo con l’aiuto del giornalista Gabriele. Complice Sonia Lorenzini, ex tronista di Uomini e Donne, con la quale Zorzi ha condiviso una parte dell’avventura al GF VIP, scontrandosi più volte.
L’inchiesta di Giulio Golia e Francesca Di Stefano sulla morte di Gianmarco Pozzi, il 28enne dello Statuario deceduto, nelle prime ore della mattinata del 9 agosto scorso, sull’isola di Ponza. A parlarne con l’inviato, per la prima volta in tv, il professor Vittorio Fineschi, ordinario di Medicina legale alla Sapienza (noto alle cronache per essere stato il consulente della famiglia Cucchi, ndr.). Solo pochi giorni fa ha consegnato alla Procura di Cassino un supplemento di 33 pagine alla sua prima relazione che indaga per omicidio e non per “morte accidentale”. “Chiudere il caso dicendo che è caduto in preda a un delirio da cocaina? Non c’è evidenza scientifica.” Dichiara Fineschi al microfono di Giulio Golia. Sulle indagini tossicologiche fatte sul corpo del ragazzo afferma: “Le indagini tossicologiche, e faccio anche la chiosa, fatte benissimo, che ci dimostrano il tasso di cocaina, non ci possono indurre a dire che lui si è messo a correre scompostamente in un campo fino ad arrivare al muretto e precipitare di sotto”. E aggiunge: “Dobbiamo ipotizzare che corresse, che è caduto, che si è arrotolato in questo campo, che poi si è rialzato, è andato ad impattare. Puoi capire che diventa una cinematica un pochino troppo cinematografica.” Pozzi, che era anche campione di kick boxing e lavorava a Ponza come addetto alla sicurezza in alcuni locali nei mesi estivi, non sarebbe dunque caduto accidentalmente sotto effetto di “un’ingente quantitativo di cocaina”, come stabilito in un primo tempo, ma sarebbe stato invece picchiato e ucciso, forse nell’ambito di una spedizione punitiva che potrebbe essere collegata all’attività di gruppi di spacciatori sull’isola. “Quando ho visto questo corredo fotografico ho detto che molte cose non erano coincidenti. Io ritengo sia giusto rivedere il caso.” Dichiara ancora Fineschi. Nel servizio anche tutte le registrazioni, realizzate da una delle sorelle della vittima con lo scopo di aiutare le indagini, che simulano quanto potrebbe essere accaduto al fratello.
Il servizio di Matteo Viviani è dedicato all’applicazione “Too Good To Go” (troppo buono per essere buttato, ndr.), una delle app create contro lo spreco alimentare che permette a pizzerie, bar, ristoranti, e supermercati di vendere online, a prezzi ribassati, il cibo invenduto che verrebbe altrimenti buttato. Gli alimenti vengono consegnati in delle Magic Box, cioè delle confezioni che si acquistano a scatola chiusa, contenenti prodotti e piatti pronti scontati del 30% sul loro valore. Un risparmio sul prezzo oltre che un consumo etico concreto.