Da “Anna Karenina” di Tolstoj a “Una donna spezzata” di Simone De Beauvoir, passando per titoli come “I Miserabili” di Hugo, “I promessi sposi” di Manzoni, “La coscienza di Zeno” di Svevo: per contribuire alla didattica in questa fase di emergenza, Rai Teche apre il proprio archivio e rende immediatamente disponibili online – su Raiplay, nella fascia “Classici da vedere” – 26 classici della letteratura europea otto-novecentesca trasposti negli ultimi sessant’anni dalla Rai in sceneggiati e fiction, tutti classici inseriti nei programmi scolastici ufficiali approvati dal Ministero della Pubblica Istruzione. Oltre a questi, 2 classici della letteratura greco-latina, l’Odissea e l’Eneide. Le riduzioni televisive di questi classici sono di assoluto valore filologico e narrativo, poiché alla loro realizzazione hanno collaborato i principali studiosi, storici, critici letterari e traduttori italiani. I titoli e gli anni di realizzazione sono: “Anna Karenina” di Lev Tolstoj – 1974; “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi – 1979 ; “Cuore” di Edmondo De Amicis – 1984; “Delitto e castigo” di Fedor Dostoevskij – 1963; “Don Giovanni in Sicilia” di Vitaliano Brancati – 1977; “Eneide” di Publio Virgilio Marone – 1971; “I fratelli Karamazov” di Fedor Dostoevskij – 1969; “I miserabili” di Victor Hugo – 1964; “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni – 1967; “I vecchi e i giovani” di Luigi Pirandello – 1979; “Il mulino del Po” di Riccardo Bacchelli – 1963; “Il processo” di Franz Kafka – 1978; “Kaos” (novelle) di Luigi Pirandello – 1984; “L’isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson – 1959; “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello – 1970; “La certosa di Parma” di Stendhal – 1982; “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo – 1966; “La Storia” di Elsa Morante – 1986; “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi – 1972; “Le mie prigioni” di Silvio Pellico – 1968; “Madame Bovary” di Gustave Flaubert – 1978; “Malombra” di Antonio Fogazzaro – 1974; “Odissea” di Omero – 1968; “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen – 1957; “Piccolo mondo antico” di Antonio Fogazzaro – 1957; “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” di Carlo E. Gadda – 1983; “Una donna” di Sibilla Aleramo – 1977; “Una donna spezzata” di Simone De Beauvoir – 1989.
Oltre a ciò, Rai Teche, propone sul proprio portale pubblicazioni storiche come “L’Approdo letterario” e il “Radiocorrere”, oltre all’“l’Archivio Storico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai”, con uno straordinario patrimonio di documenti, tra i quali sei lettere di Giuseppe Verdi, l’ultima lettera scritta da Johann Sebastian Bach nel 1749, e una lettera di Richard Wagner.
Online anche l’Archivio del Folclore italiano, raccolta del lavoro di Diego Carpitella con la collaborazione di altri grandi etnomusicologi, come Giorgio Nataletti e Alan Lomax: una collezione con migliaia di brani rappresentativi delle diverse realtà regionali, che è tutt’oggi la più imponente ricerca del patrimonio etnofonico nazionale con registrazioni effettuate fra il 1947 e la fine degli anni Sessanta.
Alla collezione Carpitella vengono affiancati altri materiali audiovisivi provenienti dall’archivio.
Presenti anche più di 40 raccolte sui grandi interpreti della poesia italiana, i documentari di Rai Teche, le testimonianze dei grandi scrittori del ‘900, oltre a monografie ed estratti dei più grandi testimoni del nostro tempo.