La conduttrice, felice del successo della sua «Domenica In», commenta l’affare Fogli nel reality dove ha ricoperto il ruolo di opinionista per 4 edizioni e parla del suo prossimo ritorno alla recitazione in una fiction prodotta da Claudia Mori
Mara Venier ne ha un po’ per tutti. Dal «Fogli-Gate» dell‘Isola dei Famosi all’esperimento poco riuscito di Adrian. Dal successo della sua Domenica In al ritorno alla recitazione a ventun’anni dall’ultima fiction. Lo fa in un intervista al settimanale Oggi, dove commenta soprattutto i programmi della concorrenza a cui era legata contrattualmente fino a un anno fa. «Credo sia stata una brutta pagina di televisione», spiega in merito all’affaire Fogli all’Isola, programma a cui ha partecipato come opinionista per quattro edizioni.
«Mi dispiace per Alessia Marcuzzi. Mi domando però cosa ci faccia e perché, dopo tutto ciò, Riccardo Fogli sia ancora lì». Poi un giudizio sulla serie-evento di Adriano Celentano trasmessa da Canale 5 e rinviata in autunno per un «malanno di stagione» dell’artista: «Se fossi stata ancora in Mediaset vi avrei partecipato con piacere. I miti, gli artisti veri non vanno mai giudicati ma solo compresi. Vanno rispettati. Senza se e senza ma», aggiunge la Venier che, proprio grazie a Claudia Mori, tornerà al suo primo amore: recitare. Dopo aver preso parte a film come Vacanze di Natale a Cortina nel ruolo di sé stessa, la Venier tornerà, così come la collega dirimpettaia Barbara D’Urso, alla fiction.
«Si chiamerà La Fioraia del Giambellino. Un progetto che mi entusiasma assai», dice senza sbilanciarsi troppo la conduttrice, felice per gli ascolti che raggranella ogni settimana con la sua Domenica In e ferita per chi cerca di minimizzarne il successo: «La verità è che Domenica In è un programma di successo. Amato dal pubblico, un programma vincente. Mi hanno divertito alcuni post in rete tesi a minimizzare i risultati raggiunti. Mi hanno anche, non lo nego, procurato qualche dispiacere. Sono convinta che ognuno di noi abbia il dovere in primis di rispettare il lavoro degli altri. Ho preso atto di alcune reazioni e senza il minimo rancore. Per fortuna io ho una vita vera fuori dallo schermo che mi dà il senso delle priorità».
Mario Manca, Vanity Fair