«Il Caso Ziqqurat»: arriva il 20 marzo la prima serie tv «rompicapo e interattiva»

«Il Caso Ziqqurat»: arriva il 20 marzo la prima serie tv «rompicapo e interattiva»

Arriva il 20 marzo il nuovo prodotto seriale interattivo diretto da Fulvio Risuleo e con Danilo Bertazzi, meglio conosciuto come Tonio Cartonio, fra i protagonisti

Un mistero da risolvere, un colpevole da stanare e una verità da portare a galla. Sono queste le premesse da cui parte Il Caso Ziqqurat, il nuovo lavoro del regista Fulvio Risuleo che si presenta come il primo vero esperimento seriale italiano, «rompicapo e interattivo». La serie, che sarà rilasciata a partire dal 20 marzo su Ziqqurat.Artchivio.net, è, infatti, un giallo web non lineare. Otto puntate della durata di circa quattro minuti che giocano sull’interattività del pubblico, in una linea sottilissima fra video e gioco.

Il trailer, che vi mostriamo qui sopra in anteprima, ci immerge subito nell’alone di mistero attorno alla morte del marionettista di Ziqqurat, pupazzo principale di un programma per bambini per porta il suo nome. L’investigatore che si occupa del caso capisce immediatamente che si tratta di un omicidio e si affretta a interrogare tutti i presenti, a mettere insieme gli indizi raccolti e a comporre un puzzle a cui sembra sempre mancare un pezzo. Fatta eccezione per il primo e l’ultimo episodio, la serie può essere guardata in qualsiasi ordine, controvertendo di fatto la linearità a cui i prodotti audiovisivi ci hanno da sempre abituato.

A dirigere il cast che, fra gli altri, conta Federica Sabatini, protagonista della seconda stagione di Suburra su Netflix, e lo storico Tonio Cartonio della Melevisione Danilo Bertazzi, è, appunto, Risuleo, uno dei registi italiani più promettenti del momento. Dopo aver vinto la Semaine de la Critique a Cannes con il corto Varicella, debutta al cinema con il film Guarda in Alto e, prossimamente, con Il Colpo del Cane. Il suo secondo lavoro con protagonista Edoardo Pesce, Silvia D’Amico e Daphne Scoccia. Ogni puntata de Il Caso Ziqqurat, oltre a dare la possibilità al pubblico di indovinare il colpevole, l’arma del delitto e il movente, sarà accompagnata da una seconda nota audio che permetterà di entrare nella mente dell’investigatore durante gli interrogatori.

Mario Manca, Vanity Fair

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