Esce “Detective per caso”, attori disabili e normodotati recitano insieme in un giallo che potrebbe diventare serie tv

Esce “Detective per caso”, attori disabili e normodotati recitano insieme in un giallo che potrebbe diventare serie tv

Un giallo «low-budget» realizzato in 4 settimane, facendo recitare fianco a fianco attori professionisti disabili e normodotati: «Per noi – dice Daniela Alleruzzo, autrice della sceneggiatura e presidente dell’«Accademia L’arte nel cuore», dove si sono formati gli interpreti diversamente abili -, questa esperienza rappresenta la realizzazione del nostro progetto, ovvero dare a persone che in molti chiamiamo diversi o speciali, la possibilità di esprimersi artisticamente».

Diretto da Giorgio Romano, prodotto da «Addictive ideas» e realizzato grazie al sostegno di «Allianz Umana Mente» e con il contribuito di aziende di post-produzione che hanno fornito servizi gratis e di attori professionisti che hanno lavorato senza compenso, il film non ha potuto contare sui contributi selettivi di inizio progetto riservati dal Mibac alle opere di interesse culturale: «Abbiamo partecipato al bando nei tempi giusti – spiega la produttrice Guia Invernizzi Cuminetti – e, nonostante il valore sociale dell’impresa, non abbiamo ottenuto il punteggio necessario per ottenere il contributo». Le ragioni restano oscure, ma il film, per fortuna, è una realtà pronta per raggiungere e coinvolgere il pubblico: «E’ stata una scommessa – dichiara il regista -, immaginare un mondo dove l’integrazione tra sani e disabili fosse già avvenuta».

Al centro di «Detective per caso» (in 200 sale il 18 e il 19 con Medusa e poi sicuramente in molte scuole) l’indagine di Giulia (Emanuela Annini), ragazza down impegnata nell’ufficio oggetti smarriti della stazione, da sempre appassionata di misteri e decisa a risolvere, con l’aiuto dei suoi migliori amici, il dilemma riguardante la strana scomparsa di suo cugino Piero (Alessandro Tiberi). La musa ispiratrice di Giulia si chiama Ramona , protagonista dello sceneggiato «Occhio privato», interpretata da Claudia Gerini: «Sono convinta – osserva l’attrice – che “Detective per caso” servirà a sfondare qualche muro. Sul set, lavorando con questi ragazzi pieni di talento, non ho notato nessun tipo di differenza rispetto agli altri film in cui ho recitato. E poi mi è piaciuto molto interpretare un’investigatrice donna, una specie di tenente Colombo in versione femminile, una figura che fa ridere, ma che, alla fine, è anche in grado di offrire la chiave per sciogliere l’intrigo ».

Tra gli altri volti noti che hanno accettato la sfida Paola Cortellesi, Paola Tiziana Cruciani, Valerio Mastandrea, Stella Egitto, Stefano Fresi, Lillo, Massimiliano Bruno, Andrea Preti: «Si tratta – fa notare l’ad di Medusa Giampaolo Letta – di un vero progetto cinematografico, un prodotto cui dedicheremo lo stesso tipo di campagna pubblicitaria che organizziamo in genere per altri film». Ma non solo, «Detective per caso» potrebbe avere una vita molto più lunga di un film: «Mediaset ha comprato i diritti per la messa in onda, e si sta seriamente ragionando sull’ipotesi di sviluppare una serie. Per ora è un desiderio, ma saremmo molto contenti di poterlo realizzare».

Fulvia Caprara, La Stampa

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