È Ivrea la Capitale del libro 2022, la città piemontese patrimonio Unesco

È Ivrea la Capitale del libro 2022, la città piemontese patrimonio Unesco

“Il capoluogo del Canavese” prende il testimone dopo Chiari (Brescia) nel 2020 e Vibo Valentia (Calabria) nel 2021. La decisione della giuria presieduta da Marino Sinibaldi del Centro del Libro e della Lettura

Ivrea la Capitale Italiana del Libro 2022. Lo ha comunicato al ministro della Cultura, Dario Franceschini, in diretta live sul sito del ministero, il presidente della Giuria, Marino Sinibaldi. 

Dopo Chiari nel 2020 e Vibo Valentia nel 2021 è la città in provincia di Torino a prendere il testimone di città del libro. In lizza vi erano anche Aliano (Matera), Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pistoia, Pescara e Pordenone.

Il comune conta 22.893 abitanti e fa parte della città metropolitana di Torino, in Piemonte. Viene considerata “il capoluogo del Canavese”. Il 1º luglio 2018 è entrata a far parte del patrimonio dell’UNESCO. Il Canavese (Canavèis in piemontese) è una regione storico-geografica del Piemonte estesa tra la Serra di Ivrea, il Po, la Stura di Lanzo e le Alpi Graie, ossia il territorio compreso tra Torino e la Valle d’Aosta e, verso est, il Biellese e il Vercellese. I suoi centri di maggior rilievo sono: Ivrea, Chivasso, Caluso, Ciriè, Cuorgnè, Rivarolo Canavese e Castellamonte. 

“È un’opportunità e un impegno”. Queste le parole con cui il sindaco di Ivrea, Stefano Sertoli, ha commentato la proclamazione. “I dati sono in crescita non solo perché siamo stati costretti a stare a casa- ha aggiunto- ora lavoriamo insieme per “leggere”, fare cultura e rete anche al di fuori della pandemia”. 

La pandemia non ha fermato la voglia di leggere degli italiani. Proprio “il momento felice” del libro ha fatto da filo rosso alla cerimonia della proclamazione, ha sottolineato Marino Sinibaldi, presidente del Centro del Libro e della lettura: “La realtà del mondo del libro è vitale e non solo ha resistito, ma ha accresciuto il suo mercato con alcune iniquità sul territorio”, ha detto. Una scelta connotata “dall’imbarazzo ‘positivo’ di scegliere tra tanti progetti interessanti e innovativi”, ha aggiunto.

“Tra le altre proposte, tutte di qualità e meritevoli di attenzione, la candidatura di Ivrea si segnala per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura”.” Funzionano le fiere dei libri, le feste, le misure che abbiamo messe in atto, tra cui i 30 milioni di euro per 2 volte, perché le biblioteche acquistino libri dal territorio”, ha sottolineato il ministro Dario Franceschini mettendo l’accento sulle misure messe in campo anche per intervenire sulle differenze territoriali. 

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