Dopo oltre 20 anni nei panni del Commissario Montalbano, Luca Zingaretti è sempre più deciso ad abbandonare la serie. Tra i più amati e seguiti dal pubblico italiano, il personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri potrebbe presto avere il volto di un nuovo interprete anche se ad oggi risulta difficile immaginare un degno successore di Zingaretti.
Nonostante la morte dello scrittore siciliano e dello storico regista della serie di Rai1, Alberto Sironi, e l’espressa volontà dell’attore di concludere la sua esperienza ventennale, la fiction potrebbe avere un seguito inaspettato con un nuovo interprete. Il metodo Catalanotti, che tra l’altro risulta essere il programma più visto del 2021 (escluse le partite della Nazionale), potrebbe insomma non essere il gran finale della serie: dopo quindici stagioni e trentasette episodi – tutti con ascolti record –, si potrebbero realizzare altre due puntate, la prima tratta da Riccardino, uscito postumo nel 2020, la seconda da Il cuoco dell’Alcyon, edito nel 2019, le ultime due opere di Camilleri.
A far sperare i fan della serie, le parole della direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati al mensile Tivù: «Ad oggi Luca Zingaretti non vorrebbe continuare. Noi stiamo comunque ragionando con Palomar su un’ipotesi di serialità, anche senza Zingaretti, perché questa serie è troppo amata dal pubblico per rinunciarvi». La casa di produzione di Carlo Degli Esposti, che da sempre ha firmato la fiction, sarebbe disposta insomma a immaginare il futuro di Montalbano senza colui che lo ha incarnato per oltre vent’anni. Non resta che chiedersi chi vorrà accettare il peso di un’eredità così impegnativa.
Elena Fausta Gadeschi, leggo.it