Gli uomini della pubblicità raccontano che le pianificazioni delle campagne sui media si fanno ormai di settimana in settimana, all’ultimo momento. Poi, però, basta guardare cosa accade in tv per capire che in realtà i centri media ci mettono mesi per cambiare le loro indicazioni ai clienti. Non è altrimenti comprensibile come La7, che in questo autunno sta battendo i suoi record di ascolti, superando Rete 4 in prima serata (e addirittura davanti a Italia Uno nei primi giorni di dicembre), abbia investimenti pubblicitari in calo del 4,1% in ottobre rispetto allo stesso mese del 2015. Sempre in ottobre la quota di mercato di La7 è scesa al 3,9%, contro medie del 6% di share in prima serata.Più in generale il mezzo televisivo si dimostra sempre in salute, ma in frenata rispetto al trend dell’anno: nei primi dieci mesi, infatti, il piccolo schermo raccoglie il 6,4% in più di investimenti pubblicitari (quasi 3,1 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo 2015, ma in ottobre sale di appena il 3,1%. Grosso balzo, in ottobre, per Mediaset, su del 4% a 248 milioni e con una quota di mercato pubblicitario televisivo del 60%; Rai, invece, arretra del 3,2% a 78,3 milioni e con il 18,9% di quota di mercato. Viene avvicinata da Sky, che con 43,8 milioni (+7,8%) ha ormai una quota del 10,6% di mercato, davanti a Discovery, che con i suoi 27,2 milioni di euro di raccolta ha l’incremento più forte (+11,6%) per una quota di mercato del 6,6%. Chiude la graduatoria La7 che, come detto, incassa un -4,1% e 16,3 milioni in ottobre. Può consolarsi con i 126 milioni di euro complessivi nei primi dieci mesi del 2016, con un +1,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente.
di Claudio Plazzotta, Italia Oggi