Durante la riunione con la squadra di Netflix per la presentazione del progetto i creatori Matt e Ross Duffer hanno commosso i produttori con la trama, ancora ignota, dell’ultima stagione della serie tv
La quinta e ultima stagione di Stranger Things, la popolare serie tv ambientata negli anni Ottanta tra il mondo reale e il Sottosopra, è alle porte. Nel Tudum Theatre di Los Angeles i creatori Matt e Ross Duffer, in compagnia del regista Shawn Levy e dei protagonisti Millie Bobby Brown (in collegamento virtuale), Caleb McLaughlin, Priah Ferguson, Jamie Campbell Bower, Joseph Quinn ed Eduardo Franco, non hanno rilasciato spoilers (nemmeno sul primo episodio già concluso, intitolato The Crawl), ma hanno anticipato ai fans che pochissimi conoscono il finale della storia. Tra questi, la squadra di Netflix che ha partecipato all’incontro di due ore per la presentazione del progetto: “Abbiamo fatto piangere i nostri produttori, e mi è sembrato un buon segno che piangessero” ha raccontato Matt Duffer. “Le uniche altre volte in cui li ho visti piangere è stato alle riunioni sul budget”.
LE STAGIONI
Ross Duffer ha quindi ricordato l’inattesa meraviglia della realizzazione della prima stagione e la pianificazione delle stagioni successive. Il creatore ha poi evidenziato lo stretto legame tra l’ultima stagione e le precedenti: “La quinta stagione, nel modo in cui la vediamo, è una sorta di culmine di tutte le stagioni, quindi prende un po’ da ciascuna, mentre in precedenza ogni stagione era molto diversa…La terza stagione è il nostro grande blockbuster estivo con grandi mostri, e la quarta stagione era l’horror psicologico. Penso che ciò che stiamo cercando di fare è di tornare un po’ all’inizio, al tono della prima stagione, ma a livello di dimensioni è più in linea con la quarta. Si spera che prenda un po’ di tutto”.
I PERSONAGGI
Nella quinta stagione non comparirebbero nuovi personaggi perché, come precisato da Matt Duffer lo scorso agosto, “abbiamo un grande cast di personaggi e di attori, e ogni momento che trascorriamo con un nuovo personaggio, togliamo tempo a uno degli altri attori”. La primaria esigenza della serie, espressa da Ross Duffer, è dunque di accompagnare fino all’epilogo i personaggi già esistenti. “Abbiamo così tanti personaggi ora – la maggior parte dei quali ancora in vita – che è importante chiudere questi archi narrativi. Molti di questi personaggi sono cresciuti dalla prima stagione, quindi si tratta di un atto di equilibrio tra concedere loro il tempo per completare i loro archi narrativi e anche annodare le cose lasciate in sospeso e fare le nostre rivelazioni finali”.
I MERITI DELLA SERIE TV
Il regista Levy, seppur “paralizzato dalla paura” di rivelare i dettagli, ha lodato il lavoro dei due creatori. “Anche se lo show è diventato così famoso e i personaggi sono diventati così iconici, e riguarda molto gli anni Ottanta e il soprannaturale e il genere, si tratta di queste persone, si tratta di questi personaggi. La quinta stagione si prende già chiaramente cura di queste storie dei personaggi perché quella è sempre stata la linfa vitale di Stranger Things”.